30.6.10

Satellite FISTF . Trionfa Catania!!!


Si è svolta sabato 19 e domenica 20 giugno la quinta edizione del torneo “Città di Reggio Calabria”, Satellite internazionale FISTF, che ha visto la partecipazione complessiva di ben 55 atleti nei tornei individuali e di 8 squadre. Da sottolineare la presenza di due giovani atleti freschi di convocazione ai prossimi mondiali, Claudio Panebianco e Ernesto Gentile, che hanno conferito ulteriore motivo di prestigio alla due giorni in riva allo stretto.
Nel torneo a squadre, la favorita SC Catania si presenta con una formazione in piena emergenza a causa di un paio di forfait dell’ultimo momento, al punto da mettere in dubbio la vittoria finale. Pur soffrendo per l’intero torneo, soprattutto in semifinale contro un’agguerrita Messina, i giovani catanesi che compongono la squadra e cioè Claudio Panebianco, Walter Siracusa, Daniele Calcagno e Michele Magrì, riescono a raggiungere la finale dove ad attenderli c’è la formazione reggina padrona di casa e fino a quel momento con un ruolino di tutte vittorie per 4-0. Ma la finale ribalta le previsioni e il Catania si impone per 2-1 grazie ai seguenti parziali: Panebianco-Iaria=3-2, Siracusa-Ielapi P.=1-1, Magrì-Bagnato=2-1, Calcagno-Cundari=0-2. Grande gioia al termine del torneo per gli etnei e un pizzico di delusione per gli amaranto.
Nei tornei individuali della domenica, ancora Catania a fare la parte del leone: Massimiliano Berselli vince sia nel torneo Open che in quello Veteran, dopo un cammino esaltante che lo ha visto eliminare uno alla volta tutti gli avversari in entrambi i tornei. Nel torneo Under 19 Walter Siracusa e nel torneo Under 12 Claudio Panebianco ottengono due meritatissime vittorie che confermano quanto di buono fatto vedere il giorno prima nel torneo a squadre. E per la serie, piccole promesse che crescono, nel torneo Under 15 c’è gloria anche per un altro giovanissimo di cui sentiremo molto parlare, il messinese Carmelo Sciacca che sbaraglia la concorrenza e conclude al primo posto il suo combattutissimo torneo.

4.6.10

MODIFICA REGOLA EXTRAREGIONALI di Gianluca Galeazzi - Responsabile Dipartimento Sport FISCT

L’aggiornamento della determinazione dei giocatori extraregionali aventi diritto a giocare in un club, avviene in quanto lo schema precedente risale al 1994, per la stagione 1995. Prima di esporre la modifica, mi preme però chiarire il perché tali condizioni furono inserite.
Negli anni ottanta non vi era alcuna limitazione di territorio, ma è altresì vero che le competizioni a squadre (di 3 giocatori) si limitavano al Campionato Italiano e pochissime altre date.
Nel 1987 fu fondato un club denominato Almas ASM (Associazione Subbuteistica Meridionale), con sede a Nola. L’idea fu di Santino Simonetti ed al club aderirono tutti i più forti giocatori del sud Italia. L’anno seguente l’Almas si aggiudicò il titolo italiano.
Per impedire una coalizione del nord, che già si vociferava, in contrapposizione all’ALMAS, il board di quegli anni, con alla presidenza Carlo Signorelli, decise che le squadre e quindi i club in tutti i propri tesserati, fossero formati da giocatori della stessa regione.
Intanto a livello internazionale le competizioni a squadre iniziavano a prendere piede e alcune squadre all’estero affiliarono tra le proprie fila giocatori stranieri. Venne intanto creata la FISTF nel 1992 e le regole da essa fissate prevedevano la possibilità di schierare uno straniero in campo. Gli incontri a squadre (dal 1993) divennero sulla base di 4 partite in simultanea (e non più tre contro tre in tre turni di gioco).
L’Italia non cambiò le proprie regole interne, ma a questo punto, seguendo i dettami internazionali, le squadre italiane potevano avere stranieri ma non italiani residenti in altre regioni. Era oggettivamente assurdo.
Il mio ingresso nel 1994 nel Consiglio Federale dell’allora FICTS, divenuta l’anno seguente FISCT, come responsabile Sport, aveva tra i punti primari una revisione dei regolamenti inerenti alla regionalità. Introdussi dunque lo schema che è rimasto in vigore ad oggi per le competizioni nazionali a squadre. Nel 2000 venne ampliato a 2 giocatori il numero di straniero schierabili, e la FISCT si adeguò automaticamente.
Questi cenni storici devono servire per ricostruire i fatti e per far capire che la regolamentazione del 1994 non fu restrittiva, ma, anzi, clamorosamente innovativa.
Al giorno d’oggi però, passati 16 anni, penso sia il caso di rivedere quelle regole, mantenendone però i principi.
La maggior parte dei giocatori ha ormai passato l’adolescenza, e quindi nel percorso della vita in tanti ormai, per motivi di lavoro o sentimentali, hanno cambiato residenza. Al tempo stesso però, penso che una restrizione regionale, da opporre alla liberalizzazione assoluta, debba essere mantenuta, per evitare il pericolo che si riproponga una situazione come quella del 1987, esposta in precedenza, e comunque che la localizzazione di un club possa essere utile per il proselitismo in sede e, soprattutto, per la creazione di settori giovanili.
Detto questo, espongo ora la modifica della regola.

- Una squadra potrà schierare un massimo di due giocatori tra stranieri ed extraregionali all’interno dei sei giocatori convocati per ogni partita (se dal 2010/2011 sarà possibile avere due riserve, potendo comunque inserire un solo giocatore all’intervallo).

- Sono considerati extraregionali tutti i giocatori italiani residenti in regioni diverse della regione dove ha sede il club di appartenenza.

- Sono considerato regionali tutti i giocatori italiani residenti nella regione in cui ha sede il club di appartenenza.

- Sono considerati equiparati, e quindi con gli stessi diritti dei giocatori regionali, coloro che, residenti in regioni diverse da quella in cui ha sede il club, siano tesserati da almeno 5 (cinque) stagioni consecutive nello stesso club. Il giocatore sarà considerato equiparato solo per il club in questione e non per altri club della stessa regione. Il diritto decade dal momento in cui il giocatore si trasferisce in un altro club, e nel caso di ritorno al club precedente, sarà considerato extraregionale.

- La regola ha valore retroattivo, e, dalla stagione 2010/2011, saranno considerati equiparati tutti i giocatori che avranno giocato, ovvero che siano stati tesserati, ininterrottamente nello stesso club, non della regione di residenza, dalla stagione 2005/2006 inclusa. Tutti i giocatori tesserati negli anni successivi, vedranno scalati gli anni già passati (esempio: un giocatore extraregionale tesserato per un club nella stagione 2008/2009, sarà considerato equiparato dalla stagione 2013/2014).

- La regola riguarda esclusivamente i giocatori italiani. I giocatori stranieri seguono la regolamentazione internazionale. Un giocatore italiano residente all’estero è considerato extraregionale ed equiparabile dopo cinque anni, secondo i punti precedenti.

- Ai fini delle selezioni regionali ai Campionati Italiani Individuali, si farà riferimento solo alla regione di residenza del giocatore.

- Il presente regolamento non ha valore per le competizioni a squadre giovanili.


FISCT - Dipartimento Sport - Gianluca Galeazzi