23.2.06

I convocati per la partita della nazionale contro la All Stars a Reggio Emilia

Il C.T. della Nazionale Italiana Open, Marco Lamberti, per la gara amichevole da disputarsi a Reggio Emilia in data 11 marzo 2006, contro una selezione straniera All Stars, ha convocato i seguenti giocatori:

- Capellacci Luca
-
Bertelli Daniele
-
Pochesci Daniele
-
Bari Saverio
-
Iorio Alex

20.2.06

GP di Calabria, pugliesi pigliatutto

Nel Gp di Calabria disputatosi a Paola, Stefano Capossela del Black&Blue Granducato Pisa vince la categoria Open, l'ASC Bari il torneo a squadre, Mattia Bellotti del Napoli 2000 l'under 15, Riccardo La Rosa del SC Palermo l'under 19 e Gabriella Costa del Napoli 2000 il femminile. Il sabato, 11 squadre erano pronte a darsi battaglia, con tre squadre di B (Bari, Palermo e Catania) ed il resto di serie C, ma in formazioni competitive. Nel primo girone, la Sessana, che giocava in tre, doveva cedere la testa di serie al Cosenza, in formazione quasi completa. Nel secondo girone, Palermo, pur in formazione "sperimentale", riusciva a mantenere la testa di serie del girone, repsingendo gli assalti dei padroni di casa del San Francesco, e di Reggio 2004. Nel terzo girone, quello più difficile, per il fatto che si presentavano due squadre di B, Bari non aveva problemi a vincerlo (in formazione completa) contro un agguerritissimo Napoli 2000, che estrometteva Catania, che giocava in tre ed in formazione rimaneggiata. Nei barrage, Bari eliminava la Sessana e Napoli 2000 si sbarazzava del San Francesco, cosi chè le semifinali erano Cosenza - Napoli 2000 e Palermo - Bari. Poca storia nella seconda, ma nella prima i cosentini vincevano solo per differenza reti, grazie a Carravetta. Cosi in finale Bari doveva vedersela con Cosenza, ma i baresi facevano valere la loro forza. Nel torneo open della domenica, 42 giocatori, quasi tutti i giocatori migliori del sud Italia, con giocatori provenienti da Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, oltre che dalla Calabria, ovviamente. Gli scontri iniziavanno ad essere interesanti dagli ottavi, anche se nei barrages erano usciti Russo (ad opera di Setale) e i due sessani Riccio e Stoto (che aveva portato Ferrante ai piazzati). Agli ottavi facili vittorie per Capossela, Schiavone e Borriello, Gagliardi e Patruno vincevano al sudden death contro Setale e Berselli, Ferrante superava Testa, Franco Ranieri vinceva il derby col fratello e Borsani iniziava il cammino verso la finale eliminando Scatamacchia. Ai quarti la sospresa era proprio Borsani, che conteneva gli attacchi di Schiavone, per poi colpirlo con un gran gol al sudden death. Capossela si sbarazzava di Ferrante, Gagliardi si divertiva con Patruno (6-2) e Borriello, in una partita equilibrata, eliminava il compagno di club Ranieri. In semifinale partita ricchissima di gol tra Capossela e Gagliardi (8-6!) mentre il lanciatissimo Borsani ribaltava lo svantaggio iniziale contro Borrielo e si imponeva 2-1. Infine, la finale (nella foto), Capossela favorito non tradiva il pronostico e vinceva 3-1.Nelle categorie, come detto, Bellotti non ha rivali nell'under 15 (2-0 su Levrano in finale), mentre La Rosa vinceva la sfida per l'under 19. Nel femminile, Gabriella Costa superava al sudden death Alessandra Brescia per 1-0 nel derby targato Napoli 2000.

14.2.06

GP di Toscana: vincono Black Rose, Quattrini e Caiazzo

Un’altra tappa importante del calendario FISCT si è consumata in quel di Firenze, dove è andato in scena il GP Toscana. Il torneo, ha visto per quanto riguarda la competizione a squadre del sabato la partecipazione di 11 club, il solo Granducato Black&Blue Pisa di A, con BlackRose, Sansepolcro e Triestina rappresentanti della serie cadetta, i padroni di casa di Firenze presenti con 2 squadre (entrambe competitive), Brescia, Ferrara, i modenesi del NCS e i romani del Free Kickers. Nei tre gironi di qualificazione spicca il confronto Granducato-Sansepolcro, risoltosi a favore dei pisani, mentre nei restanti due vita facile per Triestina e BlackRose. Ma il ranking costringe ai barrage thrilling i romani con il Sansepolcro (vinto solamente per differenza reti), mentre nel secondo incontro stesso copione tra Firenze A e Subbito Gol Ferrara, risolto solo a favore dei toscani. Il quadro delle semifinali si compone quindi con il prologo della serie B Triestina-BlackRose e le rappresentative migliori di Black&Blue e Firenze. Roma sconfigge i giuliani per 3-1 mentre Pisa supera agevolmente Firenze.La finale è tiratissima: decisivi i punti di Trenta e Barone rispettivamente su Colella e Suffritti, mentre a nulla vale il successo travolgente di Bertelli su Guidi. Finisce 2-1 per il BlackRose, che scala così la classifica del ranking nazionale posizionandosi, insieme alla Triestina, nella “top ten” della stessa.Buona l’affluenza all’individuale della domenica, unica nota stonata alcuni forfait eccellenti che hanno di fatto squilibrato pesantemente il tabellone, che unitamente ad alcune sorprese, hanno generato quindi turni ad eliminazione diretta tra big. Ne fanno infatti ai 16i subito le spese Capossela e Dogali, mentre al turno successivo escono di scena giocatori del calibro di Varriale, Perazzo e Dragonetti. Nei 4i Guidi cerca una rivincita su Bertelli ma si deve inchinare nuovamente stavolta ai tiri piazzati, mentre avanzano Quattrini, Croatti e un redivivo Gara, evidente in grado di ben figurare anche nel torneo OPEN. Si completa così il quadro delle semifinali, dove Quattrini supera di misura Bertelli e Gara fa fuori Croatti. La finale (nella foto) è all’insegna dell’equilibrio ma la spunta l’eterno Quattrini ai tiri piazzati. Un plauso comunque a Severino Gara.Si è anche disputato il torneo VETERAN, dove il favoriti Casentini e Trenta cedono il passo ad una inedita finale tutta toscana tra Caiazzo e Faraoni, vinta da Massimo Caiazzo (Bullets Arezzo) per 4-1

13.2.06

Berselli vince a Catania nell'open di prima fascia

A Catania, il torneo open di prima fascia è stato posticiapeto di una settimana. Vince Massimo Berselli in finale sul compagno di club del SC Catania Enrico Testa per 1-0 al sudden death. 24 partecipanti, semifinalisti Maurizio Scaminante, che perdeva sempre al sudden death contro il vincitore Berselli, e Ivano Russo, sconfitto per 3-2 da Testa.
Nell'under 15 il girone unico da tre viene vinto da Danilo Piccione del CCT Siracusa.


10.2.06

Comunicato dalla FISCT: Paolo Finardi è il nuovo responsabile del settore giovanile e femminile

Il Dipartimento Sport comunica che l’incarico di responsabile del settore giovanile (under 15 e under 19) e femminile è stato affidato al Sig. Paolo Finardi. Il mandato avrà durata biennale con la possibilità di proroga per il biennio successivo. Il Dipartimento Sport, e tutto il Consiglio Federale FISCT, ringraziano il Sig. Finardi per aver accettato un incarico di così grande responsabilità e augurano, a lui ed a tutti i suoi eventuali collaboratori, di ottenere i massimi risultati possibili, in linea con la tradizione del calcio da tavolo italiano.

7.2.06

Tornei Open di prima fascia del 5 Febbraio

Sono stati giocati 5 tornei lo scorso 5 febbraio, in diverse parti della penisola, ecco come è andata.
A Torino, vittoria per Michelangelo Mazzilli (Warriors Torino), che socnfigge in finale Lucio Canicchio (Triestina) per 2-1. Semifinalisti Jon Scotta e Finardi.
A Dolo (Ve), vittoria per un redivivo Alessandro Mastropasqua (Serenissima Dolo), che si impone per 1-0 sul triestino Roberto Iacovich. Semifinalisti Pizzolato e Righetto.
A Pistoia, nel torneo con più partecipanti, si afferma Daniele Bertelli del Granducato Pisa, che sconfigge nella finale il compagno di club Maurizio Colella per 3-2. Semifinalisti Nicchi ed il romano Scatamacchia.Nei veterani vittoria di Simone Faraoni del CS Firenze.
Scendendo più a sud, a Sessa Aurunca (Ce), vince il napoletano Marco Borriello (ASC Bari), in finale contro Andrea Casentini (CCT Roma) per 2-1. Semifinalisti i due sessani Riccio e Stoto.
Infine a Fuscaldo (Cs), nel raggruppamento calabrese, si afferma ancora una volta Maurizio Cuzzocrea (SC Cosenza), che sconfigge in finale per 3-2 Alfredo Soria (AS San Francesco Paola). Vittoria nell'under 15 per Raffaele Mantuano (As San Francesco Paola).

Risultati

6.2.06

Anche ad Elbeuf si parla italiano!

Continua il dominio italiano nei tornei all'estero importanti, ed anche ad Elbeuf la regola viene confermata con quattro titoli conquistati nel Major francese, il primo della stagione. Cominciamo dal sabato, giornata tradizionalmente legata al torneo a squadre, dove la finale, come capita sempre più spesso nei major, è quella stratosferica tra Eagles Napoli e ACS Perugia. I napoletani degli Eagles si impongono per 2-1 e portano a casa il primo trofeo della stagione, dopo aver travolto tutti gli avversari nei turni precedenti. Semifinalista anche la Reggiana (eliminata dal Perugia) insieme ai belgi dello Charleroi, che avevano stoppato la corsa dei Tigers di Bologna ai quarti, facendo sfumare così lo storico poker di squadre italiane tra le prime quattro.Nella categoria individuale principe, l'open, trionfa Massimo Bolognino (nella foto), che vince al golden goal (2-1) contro lo spagnolo Flores. Semifinalisti Nastasi, eliminato dallo spagnolo, e la "tigre portoghese" Loureiro. Anche nei veteran vittoria italiana, con l'infinito Renzo Frignani. Semifinalista Marinucci. Ma le soddisfazioni non sono finite qui perchè Mattia Bellotti si aggiudica il torneo under 15, sbaragliando la concorrenza e consacrandosi campione a livello internazionale. Infine anche nella categoria under12 il napoletano Palmieri sfiora l'impresa.

1.2.06

Lamberti: “Ecco la mia formula azzurra"

Il consiglio direttivo, subito dopo aver nominato Marco Lamberti direttore tecnico della nazionale, ha chiesto allo stesso di rilasciare la prima intervista da selezionatore azzurro al sito Fisct, organo ufficiale della Federazione. Lo stesso consiglio direttivo ha chiesto a Giuseppe Silvestri, giornalista professionista, di occuparsi - in piena libertà - del servizio. Riportiamo gli articoli ringraziando Marco Lamberti e Giuseppe Silvestri.

"Lamberti: “Ecco la mia formula azzurra" di Giuseppe Silvestri

Valore + rendimento x motivazione = forza reale. Chi sogna l'azzurro del calcio da tavolo si segni la formuletta e cerchi di applicarla come meglio può, perché sarà proprio la "forza reale" l'unica strada per arrivare in nazionale. Il neo commissario tecnico dell'Italia ha le idee chiare. E non le manda a dire. La sua prima intervista ufficiale dopo la nomina è l'occasione giusta per mettere i puntini sulle i e Marco Lamberti da Reggio Emilia non se la lascia sfuggire. Spiega quale metodo di lavoro utilizzerà per scegliere i suoi alfieri, per continuare a vincere e far crescere una nuova generazione di campioncini azzurri.

"Nell'allestimento della squadra - spiega - valuterò in particolare la forza effettiva dei giocatori. Per forza effettiva intendo la combinazione tra il valore assoluto e il rendimento della stagione. Non basterà avere un "nome importante" per assicurarsi un posto in azzurro, ma chi aspira alla nazionale dovrà far parlare anche i risultati. Viceversa non sarà ovviamente sufficiente per un giocatore di secondo piano fare un solo colpo in un torneo pur importante per aspirare alla convocazione".

Lamberti, insomma, li vuole "belli e famosi" o meglio "campioni e in forma". Non basta. Ci vorrà anche un terzo ingrediente, quello della motivazione: "Chi vuole giocare con la maglia dell'Italia deve dimostrare coi fatti di tenerci. Ad esempio non rifiutando la convocazione in occasione delle amichevoli".

Amichevoli, parolina magica. Il nuovo commissario tecnico ha chiesto alla Federazione di organizzarne almeno due prima dei mondiali. La prima dovrebbe disputarsi proprio a Reggio Emilia in occasione dell'andata della serie A, la seconda al Major di Bologna. "Tengo molto a questi incontri, perché dovranno servire anche per far crescere quei giocatori che sono ai confini dell'azzurro, ma che hanno avuto poche possibilità fino ad ora. E' mia intenzione, ad esempio, convocare almeno tre esordienti in occasione dell'amichevole di Reggio, da disputare probabilmente contro una formazione all stars, composta dai migliori stranieri delle nostre squadre di A".

Archiviati gli aspetti più tecnici, parliamo anche di sensazioni ed emozioni. Ad esempio, cosa ha provato quando gli hanno chiesto di guidare la nazionale? Riflette, poi ammette con sincerità: "Sono stato colto di sorpresa. In un primo momento ho stentato a credere che fosse tutto vero, rimanendo letteralmente di sasso. Pensavo di non accettare. Poi ho fatto alcune considerazioni. Ad esempio che questo è in assoluto lo sport che gioco meglio, maggiormente conosco e amo profondamente. E allora perché dire di no? Sono orgoglioso di ricoprire questo ruolo e cercherò di farlo nel migliore modo possibile".

Senza il timore di dover affrontare una eredità pesante o di commettere errori: "Ho pensato che non devo dimostrare niente a nessuno. Mi spiego: che l'Italia abbia i giocatori più forti del mondo si sa già. Poi è chiaro che le partite durano mezz'ora e in quella mezz'ora ci può stare anche la sconfitta. Di certo farò tutte le mie scelte in serenità e senza condizionamenti di sorta, naturalmente applicando quelle che sono le mie idee".

Il discorso si sposta sul movimento calciotavolistico in generale: "La crescita esponenziale che stiamo vivendo è ovviamente un fattore particolarmente positivo. E' bello accendere il computer e trovare continuamente nuovi club che nascono, giocatori che si riavvicinano alla disciplina o iniziano a praticarla. Dopo anni di immobilismo, tutto ciò è esaltante. Complessivamente mi pare che le cose pian piano stiano cambiando. Il rammarico è quello di non riuscire fino in fondo a trasformare la nostra disciplina in sport. Non credo che in Italia ci siano meno giocatori di Subbuteo che di tennis, però molti non sanno nemmeno dell'esistenza di una federazione e di un settore agonistico. E sappiamo che con numeri esigui non è mai facile confrontarsi con le istituzioni sportive, Coni in testa".

Due parole anche sulle polemiche nate intorno alla scelta di Catania per il ritorno del campionato di serie A. "Le polemiche a priori non mi piacciono. Io credo giusto che ogni città abbia la possibilità di ospitare un evento così importante e Catania non fa eccezione. Sono convinto che i siciliani organizzeranno una bella manifestazione". E la riforma agonistica? "La perfezione è impossibile da raggiungere e c'è sempre qualcuno che si lamenta. La miglior cosa è provare per poi tirare le somme. Personalmente credo che sia inutile fare 10mila tornei, meglio puntare sulla qualità. Sono favorevole, inoltre, alla convocazione ai mondiali automatica per il primo del ranking Italia".

Infine un consiglio a chi si riavvicina al gioco dopo anni di "astinenza": “Intanto non abbattersi davanti ai primi risultati negativi. Continuare ad allenarsi, a giocare e, quando possibile, a disputare tornei. Le scoppole sono utili, aiutano a crescere. Poi è importante osservare come giocano gli atleti più capaci: guardare e apprendere. Migliorare è solo una questione di tempo e di volontà". E sognare la nazionale si può: valore + rendimento x motivazione. Semplice no?

La scheda

Marco Lamberti è nato nel 1968 a Reggio Emilia, dove vive, lavora e gioca difendendo i gloriosi colori della Reggiana. Sposato con Monia, è papà di due figli, Sharon di 5 anni e Michael di 7 che già da qualche tempo si diletta sul panno verde. Nella vita si occupa di private banking, ma la sua grande passione è il calcio da tavolo. Ha iniziato a giocare nel 1976 e nel 1983 si è avvicinato all'agonismo. Il suo miglior risultato è stato un terzo posto nei campionati italiani Aicat alle spalle di Bolognino e Filippella, in Fisct invece ha vinto la seconda edizione della Coppa Italia cadetti. A livello internazionale vanta il raggiungimento dei quarti a Mons e a Bologna. I suoi grandi trionfi sono legati al gioco a squadra. Con la maglia granata ha vinto tutto quello che poteva vincere. Nella bacheca del club i trofei ci sono tutti: dallo scudetto alla Coppa Italia, dalla Coppa Campioni ai vari tornei internazionali. Stimato e benvoluto da tutto l'ambiente per la sua capacità di coniugare disponibilità e rispetto di tutti con fermezza e decisione. Non gli si chiede soltanto di continuare a vincere, ma di sconfessare quel luogo comune secondo cui la nazionale è un "club per pochi": toccherà a lui "avvicinare" gli azzurri al resto del movimento calciotavolistico nazionale.