1.12.10

COPPA ITALIA 2010






Coppa Italia 2010: Talento, esperienza e tanta voglia di emergere ed abilità dei giovani


CHIANCIANO - Centinaia di atleti di tutte le età, 50 campi perfettamente allestiti, nuovi e bellissimi premi personalizzati FISCT, grande agonismo e un livello tecnico elevatissimo. Questi gli ingredienti della Coppa Italia FISCT 2010, uno dei più grandi eventi di calcio da tavolo di tutti i tempi, che ha voluto commemorare la scomparsa del grande amico scomparso Roberto Iacovich. Non poteva andare meglio la lunghissima trasferta in terra toscana, a Chianciano in provincia di Firenze, per il circuito italiano. Ma ecco i numeri:

40 open, 117 cadetti, 45 veterani, 18 under19, 23 under15, 19 under12, 8 donne, 15 squadre master, 28 squadre cadetti, 8 squadre Under19, 9 squadre under15. Basterebbero questi dati a riassumere e descrivere la più imponente manifestazione della FISCT, un torneo unico nel mondo che non troverete in nessuna nazione. Un dato in continua crescita, spinto dall’entusiasmo e dalla grande forza d’animo della federazione, che ha una grande voglia di crescere. Al di la di vincitori e vinti, la netta sensazione è che la Coppa Italia 2010 possa diventare il punto di partenza per il definitivo rilancio del nostro amatissimo sport. Chianciano è stato un vero e proprio laboratorio di idee tra proposte, progetti, obiettivi da raggiungere e iniziative da sviluppare. Chissà, forse un po' tutti hanno beneficiato di quell'aria così densa di idee che si respirava...

I tornei individuali

Tutti i giocatori italiani sperano di poter scrivere il proprio nome nell’albo d’oro del torneo, troppo lungo riassumere tutti i risultati che hanno visto numerose conferme, ma anche piacevoli sorprese, queste le classifiche finali per ogni categoria:

Master (i primi 24 del Ranking Italia)

1° Giulianini G. (F.lli Bari Reggio Emilia)

2° Bertelli D (Black & Blue Pisa)

3° Patruno G (Bari)

4° Bari S (F.lli Bari Reggio Emilia)

Una “sorpresa” rivederlo sul podio, ma la sua classe e la sua forza d’animo gli rendono possibile anche le cose più difficili: Bentornato Jack! Davvero un fenomeno! Ottimo piazzamento per Patruno che pochi avrebbero pronosticato tra i semifinalisti.

Cadetti (tutti gli altri)

1° Mazzeo B (Stella Artois)

2° Gagliardi G (Biella 91)

3° Dalia A (Lugo Rooster)

4° Napolitano N (Fiamme Azzurre)

Mazzeo vince bene un torneo durissimo e ricco di giocatori di altissimo livello, basti pensare che Napolitano aveva vinto la Coppa Italia l’anno scorso. Spettacolare vedere un centinaio di giocatori di tutte le serie, dalla A alla D, darsi battaglia per il titolo. Grande Antonello Dalia e Gagliardi, sempre molto concreto.

Veterani

1° Borriello M (Bari)

2° Belloni F (Perugia)

3° Cerullo L (Napoli Fighters)

4° Lamberti M (F.lli Bari Reggio Emilia)

Borriello la fa da padrone e vince un gran torneo in finale con il forte Belloni. Aria di nazionale?

Femminile

1° Buttitta E (Bagheria)

2° Lo Cascio G (Bagheria)

3° Bartolini V (Napoli 2000)

4° Guercia Sara (Napoli 2000)

Impressionante lo score della Buttitta, vince un torneo di buon livello ed avvincente subendo 4 gol, regolando in finale la più esperta e compagna di club Lo Cascio.

Under19

1° Sciacca C (CT Barcellona)

2° Del Brocco M (Lazio)

3° Di Vito L (Eagles Napoli)

E’ una categoria in un periodo di sofferenza e di “passaggio” ma si trovano parecchi atleti di buon livello. Sciacca vince nettamente contro Del Brocco e merita il titolo. Da segnalare l’ottimo torneo del vivaio siciliano.

Under15

1° Colangelo L (Pierce 14)

2° Caviglia M (Lazio)

3° Battista L (Napoli Fighters)

4° Lo Cascio E (Bagheria)

In finale arrivano i due atleti con il più alto score di goal realizzati 30 Colangelo e 16 Caviglia, ma se la sono dovuta sudare fino alla fine in una categoria di altissimo livello che giustamente esprime la squadra campione del mondo. Molti di loro non sfigurerebbero nei tornei open, basti pensare al solo semifinalista Luca Battista, che già fa parlare di se.

Under12

1° Ciccarelli M (Napoli Fighters)

2° Gentile E (Bruzia)

3° Zambello P (Pierce 14)

4° La Torre C (CT Barcellona)

Forse la categoria più avvincente in questo momento, al via ci sono bravissimi giocatori, ma troppa tensione e troppi occhi addosso. Vince meritatamente Mato, giocatore strepitoso, ma occhio agli altri. Segnalo con piacere i “terribili” giocatori del CT Barcellona: spettacolari!!!

I tornei a squadre

Come è tradizione, la domenica è riservata ai tornei a squadre divisi in Master (i primi 16 club del Ranking Italia), Cadetti (tutti gli altri) e Primavera (squadre di club composte da giocatori under15 e under12). E’ uno spettacolo unico, potete girare in lungo e largo tra tutti i tornei del mondo, ma non vedrete mai tanto agonismo e un livello di gioco così alto. Probabilmente solo tre o quattro club al mondo potrebbero sperare di ben figurare nella Coppa Italia

Master

1° Black & Blue Pisa

2° F.lli Bari Reggio Emilia

3° Virtus 4 Strade

4° Perugia

Pisa vince e convince per compattezza e risultati sul campo. Grandi i fratelli Bertelli, Capossela e Daniele Pochesci. Al secondo posto una mai doma F.lli Bari Reggio Emilia che ha voglia di vincere con il neo Campione del Mondo Carlos Flores forse un po’ sotto tono stavolta. In crescita Virtus 4 Strade che si arrende in semifinale contro Pisa per 2-1, in ombra forse Perugia, dalla quale ci aspettavamo di più, ma che rimane sempre la squadra da battere.

Cadetti

1° Fiamme Azzurre

2° Subbito Gol Ferrara

3° Eagles Napoli

4° Napoli Fighters

Un torneo avvincente anche questo, ai primi 4 posti si piazzano le squadre più forti ma per nessuna è stato semplice avere ragione delle altre che si sono piazzate dietro, Lugo Rooster, Monteluce, Brasilia e Real Maremma. La compattezza dei romani, squadra di gran livello anche in Serie B (ricordiamo neo-promossi) riesce a frenare i ferraresi, autentica macchina da goal che di sicuro vorranno dire la loro nel prossimo campionato di Serie C. Ma occhio ai Napoli Fighters!

Under19

1° Lazio

2° Pierce 14

3° Eagles Napoli

4° Catania

I piccoli aquilotti si dimostrano squadra di carattere e talento e riescono a mettere in fila tutte le altre, guidati da Tagliaferri che si è dimostrato un gradino sopra gli altri.

Under15

1° Napoli Fighters

2° Pierce 14

3° Pierce 14 “B”

4° Perugia

I piccoli napoletani guidati da “Mato” Ciccarelli e da tutta la truppa arancio stravincono meritatamente un torneo emozionante e ricco di significato per loro. Bravissimi come sempre i ragazzi di Pierce che superano Perugia in semifinale. Alla terza vittoria consecutiva del trofeo i Napoli Fighters, sono il primo team a vedere scritto il loro nome sugli annali del calcio da tavolo. Ha inizio da oggi la loro leggenda, che ci auguriamo continui a riempire le pagine della cronaca.

5.7.10

TROFEO FORD AUTOSTAR, OPEN D’ABRUZZO, TRIONFA L’ABRUZZO


CHIETI - Il Torneo Open d’Abruzzo 2010 che si è svolto il 3 e 4 luglio 2010 al Palatricalle di Chieti in una location favolosa e ha visto la partecipazione di una sessantina di iscritti divisi per categorie. Il torneo a squadre (Trofeo Ford) di sabato 3 luglio ha visto la squadra locale dell’ASD Brasilia uscire ai barrages sconfitta per 3-1 dalla Lazio (4° posto), mentre il trofeo Ford è stato vinto in finale contro Virus, dalla compagine dell’ SC Perugia, neo campione d’Italia dell’ex giocatore abruzzese dell’SC Adriatico Pescara, Massimiliano Nastasi, gloriosa squadra locale degli anni ’80. Ed è proprio quest’ultimo il giorno dopo a sbaragliare la concorrenza e a vincere la coppa del miglior realizzatore del torneo con 32 reti e la coppa del 1° posto nella categoria Open Ford, battendo in semifinale l’abruzzese Andrea Di Vincenzo per 3-2 al SD. Sul podio anche il neo acquisto dell’ASD Brasilia Calcio Tavolo, Cesare Santanicchia 4° classificato. Si piazza invece al 5° posto a sorpresa il forte Monticelli Gaetano dell’ASD Brasilia sempre che si conferma in forte ascesa. Per la categoria Veteran vince in una gara molto equilibrata e risolta ai piazzati, Severino Gara su Claudio Dogali, altro pescarese di nascita. Per le categorie giovanili, vince l’Under 15 Micael Caviglia (TFC Lazio), mentre nella categoria Under 12 vince il piccolo genietto dell’ASD Brasilia Calcio Tavolo, Jessie Monticelli. Insomma una bella soddisfazione per tutto il club, un torneo ben riuscito, ottima location e molti i premi messi in palio da sponsor e partner tra i quali ricordiamo la Spas Wellness e la Ford Autostar che hanno davvero investito, su una manifestazione ben riuscita.

30.6.10

Satellite FISTF . Trionfa Catania!!!


Si è svolta sabato 19 e domenica 20 giugno la quinta edizione del torneo “Città di Reggio Calabria”, Satellite internazionale FISTF, che ha visto la partecipazione complessiva di ben 55 atleti nei tornei individuali e di 8 squadre. Da sottolineare la presenza di due giovani atleti freschi di convocazione ai prossimi mondiali, Claudio Panebianco e Ernesto Gentile, che hanno conferito ulteriore motivo di prestigio alla due giorni in riva allo stretto.
Nel torneo a squadre, la favorita SC Catania si presenta con una formazione in piena emergenza a causa di un paio di forfait dell’ultimo momento, al punto da mettere in dubbio la vittoria finale. Pur soffrendo per l’intero torneo, soprattutto in semifinale contro un’agguerrita Messina, i giovani catanesi che compongono la squadra e cioè Claudio Panebianco, Walter Siracusa, Daniele Calcagno e Michele Magrì, riescono a raggiungere la finale dove ad attenderli c’è la formazione reggina padrona di casa e fino a quel momento con un ruolino di tutte vittorie per 4-0. Ma la finale ribalta le previsioni e il Catania si impone per 2-1 grazie ai seguenti parziali: Panebianco-Iaria=3-2, Siracusa-Ielapi P.=1-1, Magrì-Bagnato=2-1, Calcagno-Cundari=0-2. Grande gioia al termine del torneo per gli etnei e un pizzico di delusione per gli amaranto.
Nei tornei individuali della domenica, ancora Catania a fare la parte del leone: Massimiliano Berselli vince sia nel torneo Open che in quello Veteran, dopo un cammino esaltante che lo ha visto eliminare uno alla volta tutti gli avversari in entrambi i tornei. Nel torneo Under 19 Walter Siracusa e nel torneo Under 12 Claudio Panebianco ottengono due meritatissime vittorie che confermano quanto di buono fatto vedere il giorno prima nel torneo a squadre. E per la serie, piccole promesse che crescono, nel torneo Under 15 c’è gloria anche per un altro giovanissimo di cui sentiremo molto parlare, il messinese Carmelo Sciacca che sbaraglia la concorrenza e conclude al primo posto il suo combattutissimo torneo.

4.6.10

MODIFICA REGOLA EXTRAREGIONALI di Gianluca Galeazzi - Responsabile Dipartimento Sport FISCT

L’aggiornamento della determinazione dei giocatori extraregionali aventi diritto a giocare in un club, avviene in quanto lo schema precedente risale al 1994, per la stagione 1995. Prima di esporre la modifica, mi preme però chiarire il perché tali condizioni furono inserite.
Negli anni ottanta non vi era alcuna limitazione di territorio, ma è altresì vero che le competizioni a squadre (di 3 giocatori) si limitavano al Campionato Italiano e pochissime altre date.
Nel 1987 fu fondato un club denominato Almas ASM (Associazione Subbuteistica Meridionale), con sede a Nola. L’idea fu di Santino Simonetti ed al club aderirono tutti i più forti giocatori del sud Italia. L’anno seguente l’Almas si aggiudicò il titolo italiano.
Per impedire una coalizione del nord, che già si vociferava, in contrapposizione all’ALMAS, il board di quegli anni, con alla presidenza Carlo Signorelli, decise che le squadre e quindi i club in tutti i propri tesserati, fossero formati da giocatori della stessa regione.
Intanto a livello internazionale le competizioni a squadre iniziavano a prendere piede e alcune squadre all’estero affiliarono tra le proprie fila giocatori stranieri. Venne intanto creata la FISTF nel 1992 e le regole da essa fissate prevedevano la possibilità di schierare uno straniero in campo. Gli incontri a squadre (dal 1993) divennero sulla base di 4 partite in simultanea (e non più tre contro tre in tre turni di gioco).
L’Italia non cambiò le proprie regole interne, ma a questo punto, seguendo i dettami internazionali, le squadre italiane potevano avere stranieri ma non italiani residenti in altre regioni. Era oggettivamente assurdo.
Il mio ingresso nel 1994 nel Consiglio Federale dell’allora FICTS, divenuta l’anno seguente FISCT, come responsabile Sport, aveva tra i punti primari una revisione dei regolamenti inerenti alla regionalità. Introdussi dunque lo schema che è rimasto in vigore ad oggi per le competizioni nazionali a squadre. Nel 2000 venne ampliato a 2 giocatori il numero di straniero schierabili, e la FISCT si adeguò automaticamente.
Questi cenni storici devono servire per ricostruire i fatti e per far capire che la regolamentazione del 1994 non fu restrittiva, ma, anzi, clamorosamente innovativa.
Al giorno d’oggi però, passati 16 anni, penso sia il caso di rivedere quelle regole, mantenendone però i principi.
La maggior parte dei giocatori ha ormai passato l’adolescenza, e quindi nel percorso della vita in tanti ormai, per motivi di lavoro o sentimentali, hanno cambiato residenza. Al tempo stesso però, penso che una restrizione regionale, da opporre alla liberalizzazione assoluta, debba essere mantenuta, per evitare il pericolo che si riproponga una situazione come quella del 1987, esposta in precedenza, e comunque che la localizzazione di un club possa essere utile per il proselitismo in sede e, soprattutto, per la creazione di settori giovanili.
Detto questo, espongo ora la modifica della regola.

- Una squadra potrà schierare un massimo di due giocatori tra stranieri ed extraregionali all’interno dei sei giocatori convocati per ogni partita (se dal 2010/2011 sarà possibile avere due riserve, potendo comunque inserire un solo giocatore all’intervallo).

- Sono considerati extraregionali tutti i giocatori italiani residenti in regioni diverse della regione dove ha sede il club di appartenenza.

- Sono considerato regionali tutti i giocatori italiani residenti nella regione in cui ha sede il club di appartenenza.

- Sono considerati equiparati, e quindi con gli stessi diritti dei giocatori regionali, coloro che, residenti in regioni diverse da quella in cui ha sede il club, siano tesserati da almeno 5 (cinque) stagioni consecutive nello stesso club. Il giocatore sarà considerato equiparato solo per il club in questione e non per altri club della stessa regione. Il diritto decade dal momento in cui il giocatore si trasferisce in un altro club, e nel caso di ritorno al club precedente, sarà considerato extraregionale.

- La regola ha valore retroattivo, e, dalla stagione 2010/2011, saranno considerati equiparati tutti i giocatori che avranno giocato, ovvero che siano stati tesserati, ininterrottamente nello stesso club, non della regione di residenza, dalla stagione 2005/2006 inclusa. Tutti i giocatori tesserati negli anni successivi, vedranno scalati gli anni già passati (esempio: un giocatore extraregionale tesserato per un club nella stagione 2008/2009, sarà considerato equiparato dalla stagione 2013/2014).

- La regola riguarda esclusivamente i giocatori italiani. I giocatori stranieri seguono la regolamentazione internazionale. Un giocatore italiano residente all’estero è considerato extraregionale ed equiparabile dopo cinque anni, secondo i punti precedenti.

- Ai fini delle selezioni regionali ai Campionati Italiani Individuali, si farà riferimento solo alla regione di residenza del giocatore.

- Il presente regolamento non ha valore per le competizioni a squadre giovanili.


FISCT - Dipartimento Sport - Gianluca Galeazzi

28.5.10

Il Major di Bolgna In Televisione, In diretta sulla web radio TV TifogrifowebradioTV

Cari appassionati domani a partire dalle ore 11,00 potrete seguire il major di Bologna in diretta, con interviste, gare e risultati sul sito della web radio tv Tifogrifowebradiotv all'indirizzo web www.tifogrifo.com.

I servizi saranno curati dal direttore della testata Ettore Bertolini e le riprese,il collegamento e la regia da Natsuko Moritake.

27.5.10

Major di Bologna:Il torneo migliore del mondo!!!


Grazie al lavoro ed alla passione di Riccardo Marinucci si sta preparando per questo fine settimana il più grande torneo di calcio da tavolo del mondo. 42 squadre e 241 giocatori. Nel torneo a squadre il vincitore dovrebbe uscire tra le tre migliori italiane, A.C.S. Perugia, F.lli Bari Reggio Emilia e Black & Blue Pisa e i campionissimi di Mattersburg. Attenzione ai greci dei Falcons Atene, finalisti nella scorsa stagione. Nella categoria open i primi tre del seeding l'olandese Verhagen, lo spagnolo Flores e l'austriaco Leitner sono anche favoriti per la vittoria finale. Occhio al neo campione d'Italia Daniele Pochesci che potrebbe piazzare un altro colpo importante. La categoria veteran si presenta al gran completo. Le teste di serie coincidono quasi con il ranking. Gli austriaci Hinckelmann e Bamberszki, l'olandese Bom, il maltese Mifsud e una schiera di italiani guidati da Stefano De Francesco (campione in carica) proveranno a portare a casa la vittoria. Nelle categorie giovanili la sorpresa è sempre dietro l'angolo e i partecipanti ai nastri di partenza sono tra i migliori dei rispettivi vivai. Un super complimento a Riccardo ed al suo staff.


Nella categoria Open

17.5.10

STORIA DEI CAMPIONATI ITALIANI INDIVIDUALI di Gianluca Galeazzi

Come per tutti gli sport, o quasi (il tennis ad esempio fa eccezione), anche il calcio tavolo ha nei Campionati Italiani Individuali il punto di massima coincidenza tra quelli che sono i valori di volta in volta espressi dal movimento e quelli che sono, anno dopo anno, i giocatori che sono riusciti ad inserire il proprio nome nel prestigioso albo d’oro della manifestazione.
La storia dei Campionati Italiani è praticamente la storia del calcio da tavolo italiano, non fosse altro per il fatto che la prima edizione, avvenuta nell’ormai lontano 1974, è stata di fatto la prima manifestazione a carattere nazionale con presenti giocatori di tutta la penisola. E iniziamo dunque proprio da quel momento la nostra storia.

I primi anni (gli anni settanta)

Correva appunto l’anno 1974 e, mentre nel mondo furoreggiavano band musicali inglesi dal sound pomposo e roboante e in giro i pantaloni a zampa di elefante erano la norma, ad Arenzano (a qualche chilometro da Genova), la famiglia Parodi, titolare della distribuzione in Italia del gioco Subbuteo, decise di organizzare i primi Campionati Italiani di Subbuteo. Decisero, in origine, che la cadenza doveva essere biennale e che la categoria fosse unica. Evidentemente ai tempi l’avvento dei ragazzini non era una priorità per loro. Il campione d’Italia doveva essere unico ed unico è stato. Ai nastri di partenza si presentarono due giocatori per regione. Quello delle rappresentatività regionale è stato un criterio mai più abbandonato.
E chi se non Stefano Beverini di Genova avrebbe potuto vincere quella prima edizione. La scuola genovese all’epoca aveva qualcosa in più. I Parodi erano (e sono) di Genova, il torneo fu organizzato nel genovese e genovese fu il campione.
In realtà Beverini all’epoca era il più forte in Italia, e di certo il fatto di aver successivamente (nel 1978) firmato un libro (distribuito dai Parodi stessi) sulle sue avventure subbuteistiche, ne ha aumentato incredibilmente il mito, fino a diventar per tutti un punto di riferimento di quegli anni.
Abbiamo detto cadenza biennale, infatti bisogna aspettare il 1976 per assistere alla seconda edizione dei Campionati. Ancora Genova (Genova città questa volta) la sede, ancora Beverini il campione. Erano anni pionieristici del gioco. Le partite si svolgevano su due tempi da venti minuti ciascuno, la palla era quella grossa (quella delle scatole gioco per intenderci), la lucidatura delle basi era ancora per pochi ed i campi ovviamente erano in panno.
Dal 1976 è (giustamente) introdotta anche la categoria junior, riservata ai giocatori sotto i sedici anni di età. Primo campione italiano junior della storia si laurea Alessandro Scaletti di Roma. La scuola romana in quegli anni è seconda solo a quella genovese. L’inserimento della categoria junior induce i Parodi (per limitare le spese, immagino), a qualificare un solo giocatore per regione per categoria.
Nel 1977 è ancora Genova ad ospitare i Campionati. Sinceramente non so se il progetto iniziale dei Parodi prevedesse che gli Italiani si dovessero disputare sempre a Genova. L’anno successivo la sede diventa itinerante, ma ci fu anche l’inserimento in calendario del Guerin Subbuteo, che forse ha fatto abbandonare il progetto.
La novità di quell’anno è però che non vince Beverini. Il titolo va a Mestre (Venezia), grazie ad Edoardo Bellotto, mentre fra gli junior vittoria di Andrea Piccaluga di Pisa.
Queste vittorie permettono ai due di partecipare ai Campionati Mondiali dell’anno successivo, che si sono tenuti a Londra. Grazie una enorme enfasi intorno all’avvenimento, ad una discreta manovra pubblicitaria e soprattutto alla vittoria del torneo, Piccaluga ottenne una popolarità anche al di fuori dell’ambiente agonistico. Piccaluga, insieme ad altri due o tre nomi è nello ristretto numero di giocatori conosciuti anche da chi non ha partecipato a tornei, ma semplici appassionati del gioco in se.
Il 1978 è dunque l’anno della svolta. La sede delle fasi finali si sposta da Genova, per trasferirsi a Roma. Ho nominato prima il Guerin Subbuteo, chi era costui? Ebbene, grazie ad una collaborazione con il prestigioso settimanale sportivo Guerin Sportivo, i Parodi riuscirono ad organizzare una manifestazione sotto la direzione della testata. Fu un gran bel colpo per il movimento, in quanto dava la possibilità a centinaia, se non migliaia, di giocatori amatoriali di venire a contatto con l’ambiente agonistico, il tutto semplicemente compilando un modulo all’interno della rivista. Non nego che io stesso sono venuto a contatto con la federazione grazie al Guerino. La competizione aveva le stesse identiche caratteristiche dei Campionati Italiani, selezioni regionali e poi fasi finali a Genova. Genova sede fissa del Guerin Subbuteo, fece sì probabilmente che la sede degli Italiani dovesse spostarsi di anno in anno, per non accentrare in maniera esagerata (quasi sospetta) tutta l’attività a Genova. L’avvento del Guerin Subbuteo, le cui fasi finali si disputeranno sempre in maggio, fa sì che gli Italiani vengano fatti slittare ad ottobre (e così sarà fino al 1995).
A Roma Alessandro Scaletti è il primo giocatore a vincere i Campionati nella categoria senior dopo aver vinto in quella junior. Dopo di lui, ad oggi, solo altri cinque giocatori sono riusciti nell’impresa. Uno di questi è proprio il Campione d’Italia junior 1978, ovvero Renzo Frignani di Montecchio (Reggio Emilia), giocatore che come nessuno traccerà un solco nella storia del nostro sport.
A Milano nel 1979 è ancora un giocatore della scuola mestrina a vincere tra i senior, Nicola Di Lernia. Considerando anche la forza del club di Mestre, si può certo affermare che l’epicentro del calcio da tavolo di quegli anni sia proprio Mestre. Tra gli junior invece successo di Giorgio Salmon, un giovane genovese.

L’era Frignani

In quegli anni Mestre è un po’ la capitale del nostro sport, e come è giusto che sia viene scelta come sede degli Italiani del 1980. Inizia proprio a Mestre il dominio di un intero decennio di Frignani. Ancora molto giovane, il campione reggiano, sale nelle quotazioni dei giocatori torneo dopo torneo, ed è chiaro a tutti che nell’avvenire bisognerà sempre fare i conti con lui. Andrea Antiga de L’Aquila vince invece la categoria junior. Antiga è un altro giocatore che poi entrerà nel club dei sei che citavo in precedenza. Nei tre anni a seguire L’Aquila si dimostrerà una piazza importante.
Ed è proprio L’Aquila la città chiamata ad ospitare l’edizione 1981. Dopo Antiga, un altro aquilano, Pierpaolo Pesce, vince tra i giovani. La macchina Frignani non si ferma, ed il reggiano si aggiudica il secondo titolo consecutivo. Vittoria che gli garantirà il posto per i mondiali dell’anno seguente, disputati a Barcellona, in Spagna. Frignani, che nel frattempo pensa bene anche di aggiudicarsi il terzo Guerin Subbuteo consecutivo, si presenta a Barcellona in veste di favorito e non fallisce l’occasione.
La sede dei Campionati Italiani del 1982 è la più a sud mai prescelta nella storia della manifestazione, Reggio Calabria. Il padrone di casa Cundari riuscirà nell’impresa di eliminare (ai quarti di finale) Frignani. Si apre dunque la caccia al titolo, e la spunta Andrea Antiga, dopo una finale con Massino, di cui si sentirà parlare molto negli anni a venire. Il milanese Fabio Abate si aggiudica il torneo junior, vittoria contestata e sofferta, causa una semifinale mai disputata con il campione in carica Pesce (Pesce venne squalificato per irregolarità dei materiali da gioco).
I Campionati di Montecatini Terme, del 1983, sono gli ultimi ad essere disputati con le vecchie regole. Si abbandona la palla grossa, ritenuta ormai obsoleta, a favore di una nuova misura media, misura che ad oggi è ancora utilizzata. Frignani si riprende il “suo” titolo , battendo in finale proprio Massino, che da quel momento si tira addosso la nomea di perdente, nonostante i titoli che riuscirà a portare a casa. Nella categoria junior, successo di Massimo Averna di Reggio Calabria. Nonostante i comunicati ufficiali lo abbiano sempre chiamato Averno, il giocatore si chiama Averna, ed è anche da considerare uno dei più cristallini talenti che la Calabria abbia saputo generare.
Con palla più piccola e regole modificate in alcune situazioni di gioco, nel 1984 è Roma ad essere la casa dei Campionati Italiani. Al terzo tentativo Davide Massino di Genova riporta nella città della lanterna il titolo che fu (dieci anni prima) di Beverini. La decima edizione dei Campionati porta alla ribalta nella categoria junior Andrea Di Vincenzo di Pescara, forte giocatore abruzzese, dalla lunghissima militanza sui campi da gioco.
Nel 1985 si torna ad Arenzano per l’edizione numero undici del torneo. Massino concede il bis dell’anno precedente e nella categoria junior si impone Giovanni Lazzara di Palermo, giocatore di cui dopo poco si sono perse le tracce.
Giocata a Milano, l’edizione 1986, viene anticipata ad aprile per permettere al CT della nazionale (Giambi Parodi!?) di valutare i giocatori da mandare ad Atene, due mesi dopo, per i Campionati Mondiali. Frignani torna a vincere il titolo tra i seniores, mentre tra gli junior si impone un giovane Mario Baglietto di Bari, che ad Atene si aggiudicherà anche il titolo iridato di categoria. Meno fortunata invece la corsa iridata del reggiano che dovrà arrendersi in finale allo svizzero Willy Hoffman.

Gli anni di Baglietto

Nel 1987 succede una specie di rivoluzione all’interno del movimento. Mario Giudici (storico dirigente federale) si stacca dalla monarchia dei Parodi e decide di creare una federazione parallela, che chiamerà FICT. Per quanto il progetto fosse assolutamente valido, non durò molto, solo tre anni, anni nei quali i giocatori furono divisi in due. Molto più consistente il pacchetto dei Parodi (che intanto avevano rinominato la federazione AICIMS), anche se la maggioranza dei giocatori storici, tra cui Frignani e Massino, aderirono alla linea della FICT.
In questo clima di incertezza, si disputano i Campionati a Firenze. L’elenco degli iscritti subisce un duro colpo a livello di qualità, ma tutto sommato la finale è all’altezza degli anni passati. Baglietto vince il suo primo titolo senior. Tra gli junior successo invece di Marco Mingrone di Roma, altro talento poi inespresso del nostro movimento.
Nel 1988 i Campionati si disputano a Sorrento. Baglietto, sempre più dominatore e fresco del titolo europeo ottenuto a Bruxelles cinque mesi prima, vince in scioltezza il suo terzo titolo italiano consecutivo (uno junior e due senior). Filippo Morabito di Palermo è invece il vincitore della categoria junior.
Ed è proprio Filippo Morabito (diventato senior) che l’anno seguente 1989, agli Italiani di Bari, saprà interrompere l’egemonia del campione barese (che di lì a poco si trasferirà a Milano), eliminandolo ai quarti di finale. La FICT oramai non ha retto l’urlo e la potenza dei Parodi, l’AICIMS vince la partita, e dopo neanche tre anni (per certi versi gloriosi) la FICT chiude i battenti. Tutti tornano indietro. Massino, che essendo di Genova, fece l’affronto più grosso ai Parodi, torna e vince. A Bari in quella edizione succede una cosa mai capitata prima. La finale non viene disputata. Ai tempi la giornata di domenica era riservata esclusivamente alle due finali. La finale senior prevista era tra il già citato Massino ed Emanuele Funaro di Milano (già finalista nel 1987). Un impegno improvviso non consente al milanese di rimanere a Bari anche la domenica. A nulla servono le richieste di anticipare al sabato sera la partita. La finale viene vinta a tavolino da Massino, che vince, senza colpo ferire, il terzo titolo senior della sua carriera. Anche tra gli junior succede qualcosa di clamoroso. Uno dei favoriti della vigilia, il genovese Fabio Malvaso, viene squalificato (addirittura radiato e poi reintegrato), per aver falsificato i documenti anagrafici. Giancarlo Giulianini di Faenza si aggiudica il titolo, sconfiggendo in finale il nolano Felice Meo, già finalista l’anno precedente.

Gli anni del caos (primi novanta)

Sono anni di grande fermento, i giocatori stanno crescendo e sono sempre meno disposti ad accettare incondizionatamente il volere dei Parodi. Ai Mondiali di Roma del ’90, viene convocato Baglietto, che intanto sembra un po’ aver smarrito il gioco dei tempi migliori. A molti la convocazione sembra più un premio fedeltà che non una reale valutazione tecnica (per quanto, tra l’altro, potesse averne la capacità il buon Giambi Parodi). Ai mondiali di Roma oltretutto avviene di tutto. Baglietto viene letteralmente fatto fuori da una combine franco-belga. A questo punti i detrattori di Baglietto si scagliano contro il giocatore ed i detrattori dei Parodi si scagliano contro la dirigenza italiana. C’è né per tutti, insomma.
Con queste premesse è chiaro che l’edizione del 1990 degli italiani è una strana edizione. Dopo due rinvii successivi, i Parodi riescono ad individuare Caserta (nel prestigioso Reggia Palace Hotel) come sede, ma la manifestazione slitta a dicembre, rispetto al classico mese di ottobre. Mancano all’appello alcuni big, e Frignani esce ai quarti di finale. Si apre quindi la corsa degli outsider. Dopo una interminabile serie di piazzati, il sottoscritto, Gianluca Galeazzi di Milano, si aggiudica un titolo sorprendente. Tra gli junior la finale è quella attesa. Vince il favorito Giuseppe Rosini di Firenze, del quale si prospetta una carriera ricca di soddisfazioni, ed invece non riuscirà a mantenere le attese.
L’anno seguente, come nel 1974 ed il 1985, è Arenano ad ospitare le fasi finali. Nella categoria junior Alessandro Perrino di Bari si aggiudica il titolo sfuggitogli l’anno precedente in finale. Nei senior è di nuovo un milanese, Emanuele Funaro, a vincere il titolo, battendo in finale l’inossidabile Frignani, dopo una cavalcata esaltante. Presenzia alle finali Edilio Parodi in persona che, in età molto avanzata, ha voluto partecipare alla manifestazione per quella che sarà la sua ultima presenza.
Dopo il successo consecutivo di due milanesi, è proprio Milano la sede del 1992. Questa volta i padroni di casa fanno cilecca ed è di nuovo Massino a vincere per la quarta il titolo italiano. Ancora Frignani finalista. Tra gli junior successo invece di Simone Bertelli di Pisa, giovane di belle speranze, che avrà modo negli anni futuri di far parlare molto di se.
L’edizione di Milano ha la particolarità di essere stata la prima ad essere organizzata quasi integralmente senza l’apporto dei Parodi, che, appare chiaro a tutti, stanno mollando un po’ la federazione ed il gioco subbuteo in genere. Da quest’anno i Parodi saranno sempre meno presenti nell’attività agonistica.
A Benevento nel 1993, unica volta nella storia, i Campionati Italiani vengono giocati interamente nella giornata di domenica, tradendo la tradizione dell’intero week-end. Massino sale a quota cinque titoli nel suo personale palmares (ad oggi è l’ultimo), mentre nella categoria junior si aggiudica il titolo Mauro Marchili di Rieti.
Gli Italiani di Roma (Ostia per la precisione) del 1994 sono passati alla storia più che per la parte sportiva, per l’assemblea dei soci del sabato sera. Ebbene quella sera è nata la FISCT, Federazione Italiana Sport Calcio da Tavolo. La burrascosa riunione ha segnato definitivamente la rottura tra il gioco subbuteo/calcio da tavolo, legato a filo doppio ai Parodi ed al marchio Subbuteo, ed il calcio da tavolo, come lo si intende oggi. I dettami della FISTF (nata due anni prima dalla fusione della FISA e della ETF) furono assorbiti anche dall’Italia, nonostante l’ostracismo di molti, che creò una rottura all’interno del movimento.
Eppure quegli Italiani sotto il profilo sportivo diedero molte informazioni. Per la prima volta vennero disputate le categorie under 20 (all’epoca definita espoir, usando la terminologia francese) e quella femminile. Tra gli espoir il successo andò a Cristian Filippella di Benevento, astro nascente dal talento cristallino, ma forse dal carattere troppo aggressivo. Il torneo femminile (due sole le iscritte!) vide il successo di un’altra giocatrice di Benevento, Stefania Tretola. Negli junior (definiti a livello internazionale under 16), torneo a Sergio Caggiano di Salerno, a completare un importante tris per la Campania. La categoria senior viene giustamente rinominata Open, e vede la finale dei sogni Baglietto-Frignani. Successo netto del barese e Renzo sconfitto per la terza volta in finale negli ultimi quattro anni.
Le basi per un futuro di maggior spessore sportivo erano state poste. Ci vollero degli anni per avere di nuovo tutti i ranghi riuniti, ma il passo, oltre che necessario, si rivelò corretto. Ma gli anni successivi saranno un po’ difficili.

Inizia l’era FISCT

Nel 1995 la sede degli Italiani è in Friuli (Duino-Trieste), per la prima volta nella storia. Le regole di partecipazione vengono leggermente cambiate. Per permettere ai migliori di esserci, venne dato ai giocatori master (primi 8 del ranking Italia) il diritto alla partecipazioni alla fase finale, oltre a due giocatori (invece del singolo qualificato) per ogni regione.
Complice il fatto che alcune regioni non aderirono alla FISCT, il parco partecipanti agli Italiani non fu cospicuo come volevano le attese, ma il torneo fu comunque avvincente. Ci fu una sorta di dominio lombardo, con successi di Stefano Scagni di Milano tra gli Open, Efrem Intra di Bergamo tra gli under 15 e la sorella Elena Intra tra le donne. Solo Simone Bertelli, vincitore tra gli under 20, nega l’en plein lombardo.
L’anno seguente è proprio la Lombardia a organizzare l’evento. Gli Italiani si tengono a Bergamo. Il numero delle regione sale e di conseguenza anche il numero dei partecipanti. A vincere tra gli Open e Eric Benvenuto di Trieste, Simone Bertelli si conferma negli under 20, la sorpresa negli under 16 è Alex Orlando di Aviano (Pordenone) ed ancora più sorprendente è il successo di Nadia Calcina di Trieste nel femminile.
La tappa di Bergamo ha portato una enorme innovazione. Per permettere ai Campioni d’Italia la partecipazione di diritto ai Mondiali di settembre, la data degli Italiani , storicamente posta a fine anno, venne anticipata ai primi di giugno (anni dopo venne ulteriormente anticipata a maggio).
Intanto la federazione internazionale introduce una ulteriore categoria, i veterani, per giocatori che abbiano compiuto i trentacinque anni di età. L’età dei veterani fu poi innalzata a quaranta anni, nel 2000.
Faenza è la sede degli Italiani 1997. Simone Bertelli sembra imbattibile, ma in finale il padrone di casa Giancarlo Giulianini, con una partita perfetta, vince, facendo suo il titolo Open. Giulianini è il quarto giocatore della storia (dopo Scaletti, Frignani e Antiga) ad aver vinto il titolo Open, dopo aver vinto in un’altra categoria. Tra gli under 20 successo di Efrem Intra, Fabio Vitali di Bergamo fa suo il torneo under 16 (la scuola giovanile bergamasca in quegli anni domina), mentre Paola Bonalumi di Milano si aggiudica il torneo femminile. Ma si diceva di veterani. Il primo titolo veteran della storia è andato ad una vera gloria del calcio da tavolo nazionale, Stefano De Francesco di Perugia.
Il palasport di Rieti è la degna cornice degli Italiani del 1998. L’edizioni è di quelle importanti, poiché vede la presenza di tutti, ma proprio tutti i migliori giocatori in circolazione. Tanto per farvi capire l’intensità di quel torneo posso dirvi che sua Maestà Frignani è uscito in girone eliminatorio. L’attrattiva dei Mondiali inizia a diventare quasi una fobia per tutti.
Dopo una finale al cardiopalma (e con qualche strascico polemico), è proprio Stefano de Francesco ad imporsi su Massimo Bolognino di Napoli, giocatore che negli anni successivi avrebbe riscritto la storia del nostro sport. Efrem Intra conferma il suo titolo under 20, mentre Marco Brunelli di Rieti, vince uno splendido titolo under 16 “davanti al suo pubblico”. Ilaria Schiavio di Napoli si aggiudica un bel torneo femminile, mentre tra i veterani il successo ad un’altra gloria storica del nostro movimento, Fabrizio Sonnino di Roma. L’edizione di Rieti, a mio modesto parere, è stata forse l’edizione migliore dei Campionati Italiani di sempre, per partecipazione.
Nel 1999 è Padova a fare da cornice ai campionati. L’Italia intanto l’anno precedente ha saputo vincere il titolo mondiale a squadre, scatenando la caccia ai mondiali, iniziando a spostare il baricentro dei Campionati Italiani più verso un discorso di selezione ai mondiale, che non di titolo prestigioso a se. Il vincitore è lo stesso dell’anno precedente. De Francesco bissa il successo di Rieti, dopo un torneo impeccabile. Anche in altre categorie non cambia il campione. Efrem Intra vince per la terza volta consecutiva il titolo under 20, e Sonnino si conferma tra i veterani. Bruno Mazzeo di Bergamo si aggiudica il torneo under 16 dopo una sorta di torneo interclub con i suoi compagni di squadra, ed ancora a Bergamo, grazie ad Elena Intra, va il titolo femminile.

Uno alla volta per carità

Come sarebbe stato giusto concedere ad Atene le Olimpiadi del 2000, è stato sicuramente giusto dare a Genova (città natale del calcio da tavolo italiano) l’organizzazione dei Campionati Italiani del 2000. La finale degli Open è tra le più coinvolgenti di sempre. Il nuovo, rappresentato da Efrem Intra, si scontra con la storia, ovvero Renzo Frignani. Rimontando da uno 0 a 2 del primo tempo, Frignani compie uno dei suoi capolavori, andando a vincere al sudden death. Ad Efrem è mancata un pizzico di scaltrezza, ma Renzo di certo ha compiuto un mezzo miracolo, vincendo il titolo italiano dopo 14 anni, riuscendo in una delle più belle imprese del nostro sport. Le categorie giovanili, per volontà della federazione internazionale, vengono abbassate di un anno. Genova torna a vincere un titolo grazie a Francesco Conti, che si impone negli under 19. Giorgio Mazzeo, ennesimo frutto della scuola bergamasca, vince tra gli under 15, Loredana Ferri di Milano vince nel femminile e Massimo Conti di Faenza si impone nel veteran, in quella che, come lui stesso definirà, è una sorta di premio alla carriera. Dal 2000 fino al 2009, nessun giocatore riuscirà a ripetersi nella categoria Open. Sono finiti i tempi dei grandi domini.
L’edizione del 2001 si svolge a Bari. L’attenzione per la nazionale ormai supera il prestigio degli italiani stessi. I giocatori si presentano col coltello fra i denti per un posto in nazionale. A spuntarla è Massimiliano Nastasi di Pescara (poi si trasferirà a Perugia), che dopo un’altra storica finale supera Cristian Filippella dopo i tiri piazzati. Nastasi da junior seppe vincere un Guerin Subbuteo in tempi lontani, poi si persero le tracce. Tornato da meno di due anni all’attività, da vita ad un escalation incredibile che lo porta al titolo italiano (due anni più tardi anche a quello mondiale). Tra gli under 15 viene assegnato il titolo a Paolo Fino di Bari e sempre a Bari va il titolo femminile grazia ad Ada Volpe. Ilario Dragonetti di Napoli, splendido talento, si aggiudica il torneo under 19, e Carlo Melia di Urbino vince nei veterani, dopo una serie di piazzati entrata nella storia (14 a testa) con Massimo Conti.
A Rimini si disputa l’edizione del 2002. Un nome nuovo appare nel firmamento dei grandi del calcio da tavolo italiano, è Luca Capellacci di Urbino, che fa suo, con pieno merito il torneo Open, dopo una cavalcata esaltante. Da qualche anno Capellacci è salito nelle graduatorie nazionali, e il successo di Rimini è il suggello alla sua crescita. Un altro talento assoluto intanto cresce tra i più giovani. Si tratta di Stefano Buono di Sansepolcro (Arezzo), che, ancora giovanissimo fa suo il torneo under 15, mettendo in mostra delle potenzialità che poi esprimerà negli anni futuri, vincendo tutto e più volte in ogni categoria giovanile. Bruno Mazzeo, vincitore tre anni prima nella categoria di età inferiore, vince negli under 19. Un po’ a sorpresa Laura Petti di Pescara (moglie di Nastasi e quindi anche lei successivamente trasferitasi a Perugia) vince il torneo femminile, battendo la più navigata, ma caratterialmente fragile Loredana Ferri. Tra i “vecchi” invece la spunta, dopo un torneo tiratissimo il romano Severino Gara.
L’edizione del 2003, svoltasi nello splendido palazzo dello sport di Urbino, è entrata nella storia per un fatto. Per la prima volta a vincere i Campionati Italiani è stato un giocatore residente all’estero. La storia di Antonio Mettivieri di Charleroi (ma napoletano dentro) ha fatto notizia per almeno un anno. Il giocatore da sempre belga, e facente parte della nazionale belga da quattro anni, cambiò cittadinanza, per giocare negli Eagles Napoli non come straniero. Il gesto di Antonio fu clamoroso, molti storsero il naso, ma alla fine ha convinto tutti sulla sua italianità. Il finalista Giulianini, pur dominando l’incontro, nulla a potuto di fronte alla volontà di Mettivieri. Un’altra nota importante del torneo di Urbino fu il fatto che dopo qualche anno di partecipazione ridotta all’osso, finalmente la categoria dei più giovani torna ad avere un cospicuo numero di iscritti. Finita l’ondata di Bergamo, è Cesena ad affrontare con ottimi risultati l’attività giovanile, ed è Matteo Muccioli ad aggiudicarsi il titolo under 12, per la prima volta inserito nel palmares della manifestazione. Laura Petti si conferma sul trono del femminile, così come Stefano Buono fa sua la categoria under 15, come l’anno precedente. Spunta invece un nome nuovo tra gli under 19. E parlo di nome, ma non di cognome. Daniele Bertelli di Pisa (fratello di Simone) si aggiudica il titolo, iniziando quello che sarà una sorta di monopolio assoluto per gli anni a seguire. Tra i veterani, invece, Alberto Riccò di Reggio Emilia vince un torneo pieno di sorprese.
Per una pura coincidenza, anche se sicuramente azzeccata, ci si accorge, accogliendo la candidatura di Roma come sede dell’edizione 2004, che ogni dieci anni in Campionato Italiano fa tappa a Roma. La decima edizione nel 1984, la ventesima nel 1994 ed ora la trentesima nel 2004. Vedremo nel 2014… Negli ultimi anni il panorama mondiale del calcio da tavolo è dominato da un giocatore, capace di vincere tre titoli mondiali in quattro anni (ne vincerà un quarto l’anno seguente), tornei internazionali, ma incapace di vincere il titolo italiano. A Roma Massimo Bolognino colma questa lacuna. Gli altri titoli sono vinti da Laura Panza di Bergamo tra le donne, ovviamente Daniele Bertelli negli under 19, uno splendido Jacopo Di Sora di Roma negli under 15, giocatore dalle enormi potenzialità, ma vincolato ad una famiglia che poco ha creduto in questo sport. Il vero colpo di Roma è comunque quello di Fabrizio Sonnino, che riesce a vincere una splendido torneo veterani (per la terza volta, dopo il 1998 e 1999), dopo tre anni di semi inattività. Un’altra speranza si affaccia nel circuito, è Mattia Bellotti di Napoli, che vince nell’under 12 e promette molto bene per il futuro.
A Milano nel 2005 si sente, più che nelle edizioni precedenti, e poi verrà confermato anche nelle successive, la poca attenzione ormai data alla manifestazione di molti giocatori, in particolare quelli già qualificati ai mondiali grazie al ranking. Insomma gli Italiani diventano sempre più selezioni per i mondiali. Ma grandi nomi ci sono lo stesso. Luca Capellacci fa il bis del 2002, battendo in finale un ottimo Daniele Pochesci di Roma. Tra i veterani il titolo resta a Roma, grazie ad un redivivo Rodolfo Casentini. Mattia Bellotti (ancora under 12 potenziale), si aggiudica il titolo under 15 e negli under 19 c’è il tris di Daniele Bertelli. Femminile (per la seconda volta) a Loredana Ferri e titolo under 12 ( decisamente scarno come presenza) a Filippo Tecchiati, che ad oggi è e resta il campione italiano più giovane della storia, avendone all’epoca poco più di sei..
Dopo soli cinque anni di attesa, i Campionati tornano a Bari. Tra gli Open le Massimo Bolognino ottiene il suo secondo titolo personale, battendo in finale il sorprendente Enrico Guidi di Roma. Mattia Bellotti si conferma trattore tra gli under 15, mentre nell’under 19 Stefano Buono prende il testimone di Bertelli. Nel femminile successo di Alessandra Brescia di Napoli. Severino Gara bissa il successo di quattro anni prima nei veterani, ed un altro giovane napoletano, Simone Palmieri, si aggiudica il titolo under 12.

Un Bertelli, due Bertelli…

Si torna al nord per l’edizione 2007, più precisamente a La Spezia. Simone Bertelli, giocatore dalla carriera strana, si aggiudica il torneo Open, battendo in finale Bolognino. Dopo un dominio nella seconda parte degli anni novanta, Bertelli sembrava perso per il movimento. Tornato ad altissimi livelli da un paio d’anni, a La Spezia, Simone colma una lacuna della sua carriera, il titolo italiano assoluto. Con questa vittoria, Simone ottiene un record invidiabile, è il primo (e per ora unico) giocatore ha vincere un titolo italiano in tre categorie. Negli under 15 da anni praticamente si gioca per il secondo posto, in quanto Mattia Bellotti pare insuperabile. Ancora Stefanino Buono fa suo il titolo under 19, mentre Gabriella Costa di Napoli strappa il titolo femminile alla più navigata Laura Panza. Nei veterani, che con il passare degli anni stanno diventando sempre più duri e qualificati, vince Francesco Mattiangeli di Terni. Per gli under 12 un nuovo fenomeno, intanto, pare esser nato in quel di Roma. E’ Diego tagliaferri, di soli nove anni, che si aggiudica il titolo mostrando un gioco d’attacco senza pari per i suoi coetanei.
A Ferrara nel 2008, dopo nove anni (l’ultimo è stato De Francesco nel biennio 1998/99), un giocatore riesce a confermarsi campione d’Italia Open. Simone Bertelli (che intanto da alcuni anni si è trasferito a Reggio Emilia) riesce nell’impresa di bissare il successo di La Spezia. Ma il vero numero è di Mattia Bellotti che vincendo per la quarta volta consecutiva il titolo under 15, ottiene un record molto (ma molto) difficile da battere. Riccardo La Rosa di Palermo ottiene il successo negli under 19. Tra le donne Valentina Bartolini di Perugia, vince il torneo dopo un anno ricco di soddisfazioni in giro per l’Europa. Emilio Richichi, di Palermo, disputò la finale degli Italini del 1990 a Caserta contro il sottoscritto. La leggenda vuole che dopo quella sconfitta (partiva nettamente favorito) non volle saperne più nulla di calcio da tavolo. Si trasferì in Spagna per motivi di lavoro e lì tornò a giocare a metà degli anni duemila. A coronamento della sua rincorsa al successo sportivo, arriva questo titolo veterani. Tra gli under 12 un altro giovane naplotano si mette in mostra, vincendo il trofeo, è Luca Battista.
Nel 2009 gli Italiani tornano in Campania, più precisamente a Salerno. Nella categoria Open il titolo resta in casa Bertelli, questa volta però sulla sponda Daniele. E’ quello di salerno il primo successo del trittico che Daniele è riuscito ad ottenere nell’anno solare. Nessuno nella storia è riuscito a fare quello che ha fatto il campione pisano. Dopo il successo di Salerno, è arrivato il titolo mondiale (il secondo per lui dopo quello del 2007) a Rotterdam e si è concluso ancora a Salerno con la Coppa Italia. Tra gli under 15 vittoria invece di un’altra speranza per il futuro, Luca Battista di Napoli. Riccardo La Rosa conferma la sua supremazia tra gli under 19. Secondo titolo di categoria (dopo quello del 2007) anche per Francesco Mattiangeli tra i veterani. La scuola palermitana eccelle anche nel femminile grazie a Giuditta Lo Cascio e completa il quadro dei vincitori Diego Tagliaferri, leader incontrastato tra gli under 12.

Casale Monferrato 2010

E veniamo ai giorni nostri. La trentaseiesima edizione dei Campionati Italiani Individuali si terrà in Piemonte per la prima volta nella storia, a Casale Monferrato. Il perché si è atteso tanto a dare l’importante data al Piemonte è un mistero. La regione è sempre stata più che presente nelle manifestazioni nazionali, e, anche senza aver mai fornito il campionissimo, ha dato i natali a molti ottimi giocatori. Tra conferme e novità, i Campionati sapranno, come sempre, dare informazioni sull’orientamento dei valori dei giocatori nella nostra penisola. Il problema della mancanza di nuove leve, vero cruccio della federazione per molti anni post Parodi, sembra ormai un ricordo, ed oggi, il parco giocatori della nostra nazione è ricco di giocatori under, di cui molti di ottimo livello. La sede di Casale è in pole position proprio nel settore giovanile. Il lavoro svolto degli organizzatori locali nel corso degli ultimi anni, ha portato il club ad avere uno dei settori giovanili più importanti in circolazione. La speranza per i ragazzi del Pierce 14 Altavilla (club organizzatore) è quella di riuscire ad ottenere finalmente un titolo, di qualsiasi categoria, che manca da sempre nelle bacheche dei giocatori piemontesi.

Considerazioni

Come dicevo in precedenza, i Campionati italiani hanno perso negli ultimi anni un pizzico di interesse. La possibilità che danno di avere un posto per i Campionati Mondiali, sembra avere oggi una importanza maggiore rispetto al fatto steso di aggiudicarsi un titolo nazionale.
Ora io, che non sono propriamente d’accordo con questo modo di pensare, voglio indurre tutti ad una riflessione. E’ innegabile che rispetto al passato, oggi, visto il calendario fitto di impegni ed una maggior professionalità e presenza dei giocatori più forti, incontrare giocatori di altre regioni è molto più semplice che in passato. Un tempo Frignani e Massino si incontravano un paio di volte all’anno, ora come ora Bolognino e Bertelli si incontrano spesso, in Italia e in Europa. Ma il fascino della competizione deve rimanere invariato.
L’albo d’oro parla chiaro, solo i più grandi hanno vi hanno scritto il proprio nome. Ed è in nome di questa storicità che è giusto considerare i Campionati Italiani Individuali uno degli appuntamenti cardine della stagione, e la possibilità che essi danno di partecipare al mondiale, deve essere una conseguenza e non l’obbiettivo primario.
La storia della manifestazione va di pari passo con la storia del nostro sport. Siamo la nazione traino di tutto il movimento internazionale e questo potrebbe già bastare per rendere i Campionati un obbiettivo di tutta una carriera. Partecipare a questo pezzo di storia, anno dopo anno, dopo aver superato le selezioni regionali (in alcuni luoghi durissime) è comunque un onore che non a tutti è riservato.
Quest’anno sono trentasei (e dico trentasei!) le edizioni. Siamo diventati grandi leggendo le gesta dei campioni del passato ed ammiriamo oggi quelle dei campioni del presente. Tante città hanno organizzato l’avvenimento, in una continua girandola di speranze, talvolta compiute, altre volte disattese.
Questo è lo sport, e lo sport insegna che solo chi ci prova può vincere, potendo scrivere un’altra pagina, l’ennesima, della storia dei Campionati Italiani Individuali di calcio da tavolo.

12.5.10

OPEN PONTICINO: ANCORA PERUGIA!!!


Un tranquillo e rilassante torneo a squadre, svoltosi nella pace più assoluta, all’interno di una struttura dell’impianto sportivo di Ponticino, in provincia di Arezzo, ha visto stravincere la neo scudettata ACS Perugia 1973, presentatasi con Nastasi, Buono, De Francesco A., De Francesco S. e Discepoli.
Il torneo si è svolto in un girone unico con sei squadre, così la classifica finale :
ACS Perugia 1973, Virus 4 Strade Rieti, Subbuteo Firenze, Black e Blue Pisa, ASD Papata Group, CCT Monsummano.
Eccellente pausa pranzo in un locale situato a pochi metri dalla struttura e tempi di gioco rispettati, veramente una bella giornata di puro divertimento, e si poi ci metti una bella merenda a crostata fatta in casa e vinsanto… !

Vittorio Nicchi

Classifica finale :
1) ACS Subbuteo Perugia 1973
2) Virtus 4 Strade
3) Subbuteo Firenze
4) Black e Blue Pisa 1983
5) ASD Papata Group
6) CCT Monsummano

ecco la foto dei vincitori dell'A.C.Subbuteo perugia 1973 :

20.4.10

SERIE A : A.C.S.PERUGIA 1973 CAMPIONE D'ITALIA. SESTO TITOLO PER I GRIFONI!!!!


"Mamma mia che rimonta!" E’ quella dell’Acs Perugia che, dopo aver rincorso per 17 delle 18 giornate del massimo campionato di Calcio Tavolo Italiano, ha battuto i campioni in carica della Fratelli Bari Reggio Emilia alla penultima giornata, superandoli in classifica e confermandosi anche all’ultimo turno. Un testa a testa infinito, quello tra gli umbri e gli emiliani con questi ultimi che, all’andata hanno dato subito adito alla possibilità di confermare il tricolore dello scorso anno. Ma non hanno fatto i conti con i giocatori biancorossi che, capitanati da Massimiliano Nastasi, hanno saputo approfittare degli errori degli emiliani e compiere il sorpasso decisivo. All’andata i reggiani sono assomigliati ad uno schiacciasassi mentre, nel weekend decisivo è arrivato un pareggio inaspettato, contro CCT Roma, che ha dato fiducia agli umbri. Stefano De Francesco & C. hanno fatto ‘filotto’, 9 vittorie su 9, senza sbagliare un colpo, soprattutto nello scontro diretto. Alle spalle delle due contendenti alla vittoria finale solo Black & Blue Pisa tiene un distacco onorevole, poi c’è un abisso, anche dettato dalle penalizzazioni. In particolare per Stella Artois Milano e Warriors Torino, che hanno dovuto fare i conti con la nube proveniente dall’Islanda. Situazione simile per Eagles Napoli, che sono riusciti a metterci una pezza, evitando la retrocessione solo al play-off. Da evidenziare il quarto posto di Bologna Tigers mentre in coda, a far compagnia alla Sessana (neo promossa) c’è proprio Torino. Un campionato condizionato, quindi, nel girone di ritorno dalla mancanza di voli, ma che ha consegnato meritatamente lo scudetto (per la sesta volta nella storia) all’Acs Perugia.

CLASSIFICA FINALE: Perugia 48, F.lli Bari Reggio Emilia 44, Black & Blue Pisa 39, Tigers Bologna 26, CCT Roma 22, Stella Artois Milano e Urbino 20, Eagles Napoli 15, Warrios Torino 9, Sessana 5.

Carlo Alessi Ufficio stampa FISCT

nella foto l'Associazione Calcio Subbuteo Perugia 1973 Campione d'Italia 24 anni dopo il primo titolo.

SERIE B: BARI E VIRTUS RIETI, DUE GRADITI RITORNI!!


C’erano tre squadre favorite e, proprio quelle, sono state le protagoniste nel rush finale per la promozione nella massima categoria. Bari, Virtus Rieti e Ascoli se la sono giocata fino alla fine. Già dal girone di andata sono stati i pugliesi a fare da lepre, con il piglio giusto per tornare in serie A, categoria lasciata con la retrocessione di due anni fa. Due anni di ‘purgatorio cadetto’, quindi, per Patruno e compagni, che hanno saputo gestire al meglio il gruppo già esistente, al quale si è aggiunto quest’anno Barone (ex Fiamme Azzurre). Un cammino costante, quello dei pugliesi, anche se hanno potuto festeggiare solo alla fine, visto il fiato sul collo degli avversari umbri e marchigiani. Con Rieti e Ascoli ci ha provato anche il Master Sanremo ad infilarsi nella lotta per salire in serie A. Per i matuziani, però, un pessimo inizio del girone di andata ha compromesso tutto. Alla fine lo spareggio play-off è andato a Rieti, che ha fatto esplodere tutta la sua gioia, strozzata invece per Ascoli che pregustava un veloce ritorno nell’olimpo del calcio tavolo italiano. Nelle retrovie, oltre ai tornei di metà classifica di Brescia, Biella e Catania, sono i romani del Black Rose a scendere in C (doppia retrocessione in due anni) ai quali fa compagnia Palermo, sconfitta nel play-out da Cosenza.

CLASSIFICA FINALE: Bari 44, Virtus 4 Strade Rieti e Ascoli 41, Master Sanremo 26, Leonessa Brescia 25, Biella 20, Catania 17, Palermo 16, Cosenza 15, Black Rose Roma 9

Carlo Alessi Ufficio Stampa FISCT

nella foto i vincitori del Bari

SERIE C: FIAMME AZZURRE SECONDO PRONOSTICO. MIGLIAVACCA RE DI CAGLIARI !!!


Un pronostico rispettato nel campionato sub-cadetto ed uno invece no. Fiamme Azzurre, formazione già fortissima lo scorso anno, aveva mancato l’appuntamento con la serie B solo al play-off e, l’arrivo di due importanti giocatori maltesi l’ha resa invincibile. Quasi un ‘filotto’ il torneo dei laziali, con 8 vittorie ed un solo pareggio, con la promozione arrivata dopo il pareggio con Cagliari, all’ultima giornata. La seconda formazione pronosticata per il salto di categoria era la Lazio, neo promossa ma adeguatamente rinforzata, che ha sbagliato solo l’appuntamento ‘topico’, quello del play-off, come accaduto due anni fa in serie D. E’ stata Cagliari ad approfittarne ed a rientrare subito in B, dopo la retrocessione dell’anno scorso. Gli isolani dovevano vincere nello spareggio ed hanno vinto, lanciando una festa improvvisata, grazie alla presenza di tifosi e parenti, letteralmente esplosi al fischio finale. Retrocede direttamente in serie D San Francesco di Paola mentre i Subbuteisti di Modena si salvano al secondo spareggio consecutivo, relegando Firenze (al contrario) alla secondo retrocessione in due anni. Cocente la delusione per i viola mentre escono soddisfati per una salvezza abbastanza tranquilla Fighters Napoli, Spezia e Napoli 2000. Più difficile per le varie assenze forzate, la salvezza di Ferrara, giunta all’ultimo turno.

CLASSIFICA FINALE: Fiamme Azzurre 25, Cagliari e Lazio 22, Fighters Napoli 16, Spezia Nfbc 11, Napoli 2000 10, Subbito Gol Ferrara 8, Subbuteisti Modenesi e Firenze 7, San Francesco di Paola 1.

Carlo Alessi Ufficio Stampa FISCT

Nella foto : Fiamme Azzurre Roma

SERIE D : PIERCE 14 E BRASILIA CHIETI IN PARADISO


In serie D è straordinaria l'impresa di Pierce 14 Altavilla. Il club del vulcanico Pierceleste Zambello, coadiuvato da Bruno Balbo, ha presentato una squadra di Under 15, coadiuvata dal ‘vecio’ Bianco, al suo ritorno in una competizione federale. I giovani ‘terribili’ del Pierce hanno subito fatto vedere di che pasta sono fatti e sono arrivati all’ultima giornata per giocarsi il tutto per tutto contro Bergamo (che voleva tornare subito in C, dopo la retrocessione dell’anno scorso). Vittoria e primo posto assoluto, lasciando dietro a ‘scornarsi’ Brasilia Chieti e Lugo Roosters, ma con il rischio di finire addirittura quarti, se non fosse arrivata la vittoria. Nel play-off decisivo, nel quale non sono mancati alcuni momenti di tensione, sono i teatini ad avere la meglio sui romagnoli. Piccola delusione per Real Maremma Grosseto, alla terza partecipazione alla serie D, dalla quale ci si aspettava una prestazione leggermente superiore. Bergamo e Lugo si aggiudicano i posti per evitare la ‘lotteria’ delle qualificazioni interregionali del 2011. Dietro le big, buone prestazioni per Reggio Calabria e Stabiae, alla loro prima partecipazione alla Serie D, davanti agli aretini di Papata Group e Brixia Brescia. Molto indietro Sassari, con qualche defezione in squadra.

CLASSIFICA FINALE: Pierce 14 Altavilla 21, Lugo Roosters 20, Brasilia Chieti 19, Bergamo e Real Maremma Grosseto 15, Stabiae 11, Reggio Calabria 2004 e Papata Group Arezzo 8, Brixia Brescia 5, Sassari 1.

Carlo alessi Ufficio stampa FISCT

19.4.10

Una festa del cdt a Milazzo

Si è conclusa con la vittoria di Massimiliano Berselli il torneo satellite di prima fascia di Milazzo. L’etneo ha battuto in finale il messinese Cesare Natoli. La kermesse, organizzata dal Subbuteo Sport Club Messina si è rivelata un grande successo da diversi punti di vista: quasi settanta partecipanti – nelle diverse categorie – la location confortevole (il “King Bowling” di Giammoro) con annesso un comodo e puntuale servizio di tavola calda e ampi locali per ospiti, spettatori e familiari; i campi Extreme Pitch in ottime condizioni; le hostess che assistevano il Col (sapientemente guidato da Francesco la Torre e Giovanni Tamburella) e i giocatori, oltre ad accogliere e svolgere opera di counceling per i partecipanti; i premi numerosi.
Davvero un’ottima prova, insomma, per il giovane club peloritano, che dà ancora una volta una dimostrazione indiscutibile di entusiasmo, passione e competenza.
Tornando al discorso sportivo, buone le prove nell’open anche del siracusano Salvo Randielli (il numero uno del seeding, che aveva battuto nei quarti il campione del mondo under 15 Emanuele Lo Cascio), superato in semifinale da Berselli, e del reggino Francesco Riccobene, sconfitto nell’altra semifinale da Natoli al sudden death. Nel femminile, la campionessa del Palermo Giuditta Lo Cascio si impone facilmente sull’esordiente atleta del SSC Messina Eliana Zangla. Nel torneo under 19 vittoria del numero uno del ranking di categoria, il bagherese Francesco Lo Presti, che ha la meglio sul catanese Walter Siracusa, mentre nell’under 15 si impone il campione di Barcellona P. G. (astro nascente del cdt messinese) Carmelo Sciacca su un buon Pietro Scaduto. Attesissimo il torneo under 12 che, come da pronostico, registra la finale tra due autentiche stelle del cdt under: Ernesto Gentile e Claudio Panebianco. Si è riproposta, così, la finale del recente Super 9 di Paola, dove si era imposto Panebianco ai piazzati. Questa volta, però, a spuntarla è il cosentino con il punteggio di 2 a 0. Terzo e quarto altri due enfants terribile del SSC Messina: i fratelli Claudio e Antonio La Torre.
Grande entusiasmo, al termine, e appuntamento degli organizzatori al prossimo anno per un torneo che ambisce a figurare tra i più importanti e seguiti del circuito.

9.4.10

SERIE D : UN IMPORTANTE PASSO IN AVANTI!

Qui di seguito il comunicato del responsabile del Dipartimento Sport Gianluca Galeazzi sulla nuova regolamentazione della Serie D.

Dipartimento Sport

A tutte le squadre partecipanti alla serie C e serie D 2009/2010


OGGETTO: Modifica criteri partecipazione Campionato serie D.


In vista della revisione del regolamento della fase interregionale della serie D 2010/2011, si avvisano tutte le ASD impegnate nella serie C e nella fase finale della serie D della stagione 2009/2010, da disputarsi i prossimi 17 e 18 aprile a Fiumicino (Roma), che è stato deciso quanto segue.

Saranno ammesse direttamente alla fase finale della serie D della stagione 2010/2011 le seguenti quattro squadre:

- L’ ultima classificata della serie C 2009/2010
- La perdente del play-out serie C 2009/2010
- La perdente del play-off serie D 2009/2010
- La quarta classificata serie D 2009/2010

Le rimanenti sei squadre che avranno diritto a partecipare alla fase finale sella serie D 2010/2011, usciranno da tre raggruppamenti interregionali, ognuno dei quali darà diritto a due posti utili.

La regolamentazione completa dei campionati verrà pubblicata nei prossimi mesi, assieme all’aggiornamento annuale dell’handbook FISCT.



Il Dipartimento Sport FISCT
Gianluca Galeazzi

6.4.10

SUPER 9 DI PAOLA


Si è disputato a Paola (CS) nell’ultimo week end di marzo il tradizionale “Trofeo San Francesco”, appuntamento calciotavolistico valido per la classifica del Grand Prix Italia come torneo Super 9.

Nella ridente cittadina tirrenica si sono ritrovati giocatori provenienti da tutto il meridione: Bari, Foggia, Catania, Reggio Calabria, Vibo Valentia (new entry!), Napoli, Benevento, Sessa Aurunca e Avellino erano rappresentate a dovere fra le varie categoria. Le compagini pugliesi e quella catanese sicuramente erano ad annoverare il più altro numero di partecipanti.

Kick off per il torneo a squadre, sabato pomeriggio. Mossa a sorpresa di Catania che schierava ben 2 squadre, invertendo i valori e schierando a sorpresa ragazzini e meno esperti nella squadra A, mentre i più titolati finivano nel “B” team. Anche Cosenza schierava due squadre.

Nel primo girone, sfortunata Foggia che schierava solo tre giocatori e veniva fatta fuori da Catania e Sessana. Nel girone 2 testa a testa fra Cosenza e Catania B, eliminata Reggio che dava comunque filo da torcere agli avversari nonostante una formazione assolutamente rimaneggiata ed infarcita di giovanissimi. Nel terzo girone, dominio Bari, fuori Cosenza B a favore dei padroni di casa del San Francesco, che poi venivano eliminati da Catania B al barrage. L’altro barrage vedeva i giovani catanesi della prima squadra soccombere contro Bari.

Semifinali abbastanza scontate, con Bari che subissa Cosenza per 4-0 e Sessana che batte Catania B per 3-0.

In finale, partita tiratissima tra Bari e Sessana che vede prevalere questi ultimi per differenza reti.

La giornata di domenica vede l’invasione di più di 50 giocatori. Il numero di giocatori iscritti consente una formula perfetta per gli open, con 8 gironi da 4, mentre il veteran vede un girone unico. Gli under vanno a disputare doppia categoria, e tutti quindi possono giocare un buon numero di partite.

Nell’under 12 riecco la sfida Gentile-Panebianco, che si riprone anche nell’under 15. I due “monelli” si dividono entrambi le finali: nell’under 12 Panebianco ai piazzati, nell’under 15 Gentile per 2-0. Ma non c’erano solo loro ovviamente: buone prove per il “friariello” Max Fryar, il cosentino Cartini, i giovanissimi Sergi, Ielapi, Abate e Savastio.

Nell’under 19, girone unico, dominio di Siracusa che mette in fila Di Stefano, Savastio e Abate.

Torneo veteran con scarsa partecipazione, ma di ottimo livello. Prevale il sempreverde Cerullo, lupo avellinese che precede un Antonio Gentile in grande spolvero, forse galvanizzato dalla recente nomina di capitano della nazionale under 12. Da Foggia la sorpresa: Gianfranco Savastio conquista il podio e relega un Colella che forse ha la testa già a Fiumicino al 4’ posto. Giuseppe Battaglia evita il cucchiaio di legno ai danni di Pietro Ielapi.

Nel torneo open, dominio biancorossonero: i foggiani “baresi” Patruno e Schiavone si scontrano in finale: vince il primo per 3-1. Da sottolineare le ottime prove in ottica Fiumicino per i due semifinalisti, Sommella e Ciano, che hanno lottato fino alla fine per evitare questa finale fra i due amiconi foggiani.

Gran finale con una premiazione veramente di alto livello e un ringraziamento particolare agli organizzatori: Leandro e Maurizio Cuzzocrea, Alfredo Soria e l’instancabile Leonardo “Amico sportico” Colella. Sarà perdonato l’autore dell’articolo qualora fosse dimentico di qualcheduno.

Tommaso Tricoli

Di seguito una foto tratta da subbuteoforum.it, si ringrazia l’autore.

Ritorno dei Campionati Nazionali di Serie A e B e campionati nazionali di Serie C e D

ROMA FIUMICINO – Nuovo appuntamento con il grande Calcio Tavolo italiano nel weekend del del 17 e 18 aprile. Si svolge infatti il più importante avvenimento dell’anno (insieme alla Coppa Italia) che raduna ben 40 squadre per circa 250 giocatori. Dopo la disputa dei gironi di andata dei campionati di Serie A e B (il 20 e 21 febbraio scorsi) ed i gironi interregionali di Serie D, si gioca l’atto finale del campionato più importante al Mondo del ‘calcio a punta di dito’.

Nella serie maggiore la Fratelli Bari di Reggio Emilia fungerà ancora da ‘lepre’: dopo la conquista dello scudetto dello scorso anno, gli emiliani hanno 4 punti di vantaggio su Perugia, che manca il tricolore dal 2006. Saranno sicuramente 9 turni tiratissimi con i biancorossi che venderanno cara la pelle a Carlos Flores e compagni. Ma attenzione ai Black & Blue Pisa: i nerazzurri del campione del Mondo, Daniele Bertelli, hanno giocato un girone d’andata da dimenticare, ma hanno le qualità per risalire la china. Sulla carta Reggio Emilia può solo perdere ‘da sola’ il secondo scudetto consecutivo, ma una competizione come quella di Fiumicino può riservare importanti sorprese fino alle fine. Ci sono infatti anche le posizioni di rincalzo da seguire con attenzione, perchè valgono anche un posto in Champions League. Da quest’anno, secondo gli ultimi dettami della federazione, vanno infatti in Europa ben 8 squadre, visto che sembra quasi certa l’organizzazione dell’Europa League (sulla falsa riga del calcio vero). Le prime 4 squadre andranno nella competizione maggiore (insieme agli Eagles Napoli, detentori del trofeo) mentre le formazioni tra il 5° e l’8° posto si troveranno nella seconda, ma pur sempre prestigiosa coppa europea. Attenzione, quindi, ai ritorni di Bologna Tigers e Stella Artois Milano, in grado di dare filo da torcere a tutti e rivoluzionare la parte alta della classifica. Nella parte bassa della classifica, Sessana sembra spacciata con soli due punti, ma tutto può ancora essere sconvolto, tenuto conto che Warriors Torino è a 7 punti ed Urbino a 9 insieme a CCT Roma. Fondamentali, in questo caso, saranno gli scontri diretti.

In Serie B i pronostici, nel girone di andata sembra essere stati rispettati. La capolista Bari ha confermato quanto di buono fatto finora ed è al comando con 24 punti. Solo Virtus 4 Strade Rieti è riuscita a fermare la corsa dei pugliesi, ma ha perso qualche punto qua e la, lasciando al secondo posto della graduatoria la seconda delle retrocesse lo scorso anno, Ascoli. Sembrano proprio queste tre le squadre candidate alla lotta per i due posti che valgono la massima categoria ma, anche in questo caso, mai far pronostici azzardati. Anche Catania, infatti, seppur neo promossa, potrà ancora dire la sua per avvicinare i posti importanti per tentare il doppio salto di categoria. Senza dimenticare due formazioni che, seppur sulla carta lontane dalla vetta, Brescia e Master Sanremo, che hanno nelle loro corde la possibilità di risalire ed inserirsi nella lotta per un posto almeno in zona play-off. Le retrovie della cadetteria vedono 4 squadre che, sulla carta, dovranno giocarsi i due posti salvezza ed evitare quelli che portano in C. Sulla carta è Palermo la squadra più inguaiata, visto che è ultima con soli tre punti, ma i rosanero venderanno cara la pelle nel girone di ritorno a Black Rose Roma e Cosenza, ferme a 6, e Biella a 9. Attenzione anche in questa lotta ad eventuali sorprese con squadre che potrebbero essere risucchiate nella zona ‘calda’.








La Serie C si giocherà vedrà ai nastri di partenza: Cagliari, Fiamme Azzurre Roma, Fighters Napoli, Firenze, Lazio Tfc, Napoli 2000, San Francesco Paola, Spezia Nfbc, Subbito Gol Ferrara e Subbuteisti Modena. Le due retrocesse dalla B sono Cagliari e Firenze, ma avranno vita difficile per l’eventuale rientro nella serie cadetta, visto che ci sono squadre che hanno allestito formazioni importanti, pronte all’eventuale salto di categoria. La candidata numero uno alla promozione in B è sicuramente Fiamme Azzurre Roma. I laziali, infatti, dopo la cocente delusione per la sconfitta nel play-off dello scorso anno, si presentano ai nastri di partenza con giocatori di grande calibro che possono far fare un salto di qualità impressionante e che avrebbero potuto far bene anche in B. Ma attenzione anche alle due neo-promosse: Lazio e Figthers Napoli hanno giocatori esperti e giovani che possono dire la loro nel torneo sub-cadetto, senza dimenticare Spezia (con un paio di maltesi di qualità) e le stesse Firenze e Cagliari. Un gradino sotto San Francesco di Paola, Subbito Gol Ferrara, Napoli 2000 e Modena, anche se i 9 turni di C saranno comunque tutti da vivere.

Alla Serie D, dopo le qualificazioni del 21 febbraio sono approdate: Sassari, Pierce 14 Monferrato, Brasilia Chieti, Stabiae Castellammare, Reggio Calabria 2004. Brixia Brescia 2009, Acs Bergamo, Lugo Roosters, Real Maremma Grosseto e Papata Group Arezzo. Difficile stilare un pronostico per questa categoria, che vede ai nastri di partenza le formazioni approdate dalla fase interregionale. Delle due retrocesse dalla C lo scorso anno c’è solo Bergamo (l’altra era Asti), finita in D al termine di una regular season da dimenticare ed un play-off da incubo contro Modena. I bergamaschi sono i candidati maggiori al ritorno in C, ma non sarà certo una passeggiata visto che ci sono squadre che sapranno destreggiarsi nel migliore dei modi. Attenzione a Real Maremma che, oltre alla sua terza partecipazione alla fase finale della D, ha giocatori che hanno fatto esperienza e possono dire la loro. Papata si è rinforzata ma ci sono giocatori importanti anche tra le fila di Lugo e Chieti. Al momento sono incognite Stabiae, Sassari, Brixia Brescia e Reggio Calabria mentre i giovani potranno rendere Pierce 14 la vera outsider della serie D.

18.3.10

EXTREME WORKS SANREMO CUP 2010


EXTREME WORKS SANREMO CUP 2010
Stella Artois Milano vince a squadre – Bari e De Francesco nell’individuale

SANREMO - E’ stato un weekend di grande successo, quello appena trascorso al Palafiori di Sanremo, per gli appassionati di Calcio Tavolo (l’evoluzione del Subbuteo) di tutta Italia. 13 squadre ed oltre 70 giocatori la domenica hanno dato vita ad una due giorni intensissima, con decine di partite, giocate sui 20 tavoli allestiti all’interno della splendida struttura, messa a disposizione dalla Sanremo Promotion e dal Comune di Sanremo, che ha dato il patrocinio alla manifestazione, insieme alla Provincia di Imperia ed alla Regione Liguria.

A Sanremo sono arrivate squadre da buona parte del Nord Ovest, ma anche da Bologna, Firenze, Perugia ed anche da Cagliari. Nel torneo del sabato è stata la squadra dello Stella Artois di Milano ad aggiudicarsi la vittoria e lo splendido trofeo. I milanesi hanno battuto in finale la formazione di casa, il Master Sanremo che, curiosamente, aveva vinto il torneo di Milano, nel dicembre scorso, sempre in finale contro la stessa squadra. I matuziani si sono imposti in semifinale contro i Bologna Tigers mentre Milano ha avuto la meglio sui Warriors Torino, detentori del trofeo.

La domenica il torneo ‘Open’ ha visto la vittoria di Saverio Bari, campione italiano lo scorso anno con la Fratelli Bari di Reggio Emilia, che si è imposto in finale sul bolognese Alberto Apollo, ai tiri piazzati. Da segnalare al 4° posto il sanremese Gianfranco Calonico, battuto da Apollo mentre al 3° un altro bolognese, Croatti, battuto dal vincitore del torneo. Nel tabellone ‘Veteran’ la vittoria è andata al perugino Stefano De Francesco, campione che da anni calca i panni verdi di tutta Europa e che si è imposto su Paolo Finardi, torinese che si impose nella stessa categoria nel 2007. Al terzo posto il sanremese Carlo Alessi ed al 4° un altro perugino, Fabio Belloni. I tornei dei più giovani hanno visto la netta supremazia del club di Altavilla Monferrato, uno dei più organizzati per i ragazzi. Nell’Under 15 è stato Luca Zambello ad imporsi sul perugino Antonio De Francesco. Nell’Under 12 il fratello Paolo ha vinto su Nicola Borgo. Alla fine premi splendidi per tutti: coppe, targhe, bottiglie di vino, pasta, prodotti tipici della Clas Pesto e prodotti per il calcio tavolo della Extreme Works.

ASD MASTER SANREMO

4.3.10

OPEN CATANIA: DANIELE POCHESCI SUL GRADINO PIU' ALTO


Il 27/28 di Febbraio si e’ svolta la 34°edizione del Torneo Città diCatania valido come Open nazionale Fisct.Il sabato vede disputarsi la competizione a squadre con ai nastri dipartenza ben 9 formazioni divise in tre gironi .La vittoria finale va ai padroni di casa del Subbuteo Club Catania,che in finale superano Reggio, dopo aver avuto la meglio in semifinalesu Messina per 4-0, alla semifinale arrivava anche Cosenza.La Domenica invece prendevano il via i tornei individuali con quasiottanta partecipanti.Nella categoria open la vittoria andava a romano Pochesci D. su RussoI. per 2-1. Alle semifinali, entrambe molto combattute, giungevanoTrenta e Cuzzocra L.. mentre la vittoria nel consolazione andava aPiero Ielapi di reggio calabria.Grandi vittorie per i catanesi Claudio Panebianco, negli under 12 suNatoli, e di Siracusa, nell’under 19 su Sciacca. Nell’under 15 e nellacategoria femminile si confermano LoCascio E. eLo Cascio G di bagheria.Anche questo torneo, come ormai costume, ha visto la presenza di moltiappassionati venuti a vedere gli atleti affrontarsi sui panni verdioltre alla presenza delle telecamere di alcune televisioni locali.
Peppe Guzzetta

3.3.10

OPEN CARPI 27-28 FEBBRAIO


Lo scorso week-end si e’ svolto il secondo open di Carpi
Il sabato ,come da tradizione , in campo le squadre: 11 in tutto ,divise in tre gironi .
La vittoria finale va ai milanesi della Stella Artois , che in finale superano Bologna, dopo aver sudato le classiche sette camice per eliminare in semifinale Perugia (2-2 passaggio del turno per differenza reti negli incontri ), altra semifinalista Firenze.
Modena vince il torneo di consolazione contro Ferrara.
Domenica invece via ai tornei individuali con quasi ottanta partecipanti.
Nell’open vittoria di Croatti su Calonico (3-1) , dopo due semifinali combattutissime entrambe finite con il minimo scarto (Croatti su Monica , Calonico su Torano f.)
Vittoria nel consolazione di Conti su Calo’
Nei veteran vittoria al s.d. di Marinucci su Riccomagno in una partita piena di colpi di scena (Maggio e Scola i due semifinalisti)
Grande vittoria di Gaia negli under 15 su Porro , mentre Zambello vince il girone all’italiana dedicato agli under 12.
Anche questo torneo , come quello di ottobre , si e’ svolto nel massimo rispetto dei contendenti senza il minimo screzio , molta gente e’ venuta a vedere gli atleti affrontarsi sui panni verdi , in un week-end di sano agonismo sportivo.
Riccardo Porro

2.3.10

SUPER 9 FERRARA - 6/7 FEBBRAIO 2010




Edizione indimenticabile: Pisa regina ancora una volta

Occhiobello – Nella splendida cornice dell’Hotel Savonarola di Occhiobello della catena alberghiera Unaway Hotels, nel week end del 6 e 7 febbraio è andato di scena il torneo nazionale di Calcio da Tavolo Subbuteo “Ferrara Super9” in memoria del giovane ferrarese Giuliano Baroni, scomparso nel 2001 all’età di soli 26 anni. Un’autentica festa del Calcio da Tavolo, valorizzata ulteriormente dall’importante scopo benefico, con buona parte del ricavato che è stato devoluto in beneficenza all’Associazione Giulia Onlus di Ferrara, che si occupa di bambini malati di cancro, dando concreto sostegno alle loro famiglie.

Per gli appassionati e praticanti di questo sport è stata una due giorni molto intensa, cominciata al sabato mattina con il torneo a squadre, proseguita addirittura nel dopo-cena con un torneo satellite amichevole e conclusasi con le competizioni domenicali, nelle varie categorie open, veteran, under 19, under 15 e under 12. Sempre nella giornata di domenica, e sempre nella sala congressuale “Savonarola” che ha ospitato l’intera manifestazione, è stato poi organizzato un torneo di “old subbuteo” (il subbuteo delle origini) dedicato ai Mondiali di Argentina ’78 ed il cui intero ricavato è andato in beneficenza.

Sponsor principale della manifestazione è stata la Banca Popolare di Ravenna, che oltre ad aver contribuito economicamente alle spese organizzative ha anche messo a disposizione di tutti i partecipanti piacevoli gadget, quali cappellini (consegnati alla domenica agli iscritti individuali), penne e blocchetti degli appunti. Importante anche il contributo di Krifi, che ha omaggiato tutte le squadre del sabato con confezioni di caffè da 500 g, ha messo a disposizione dei vincitori grandi confezioni di caffè con tanto di tazzine e piattini ed ha offerto caffè gratuitamente ai partecipanti per l’intero week end. Altri sponsor dell’evento, patrocinato dal Comune di Ferrara nella figura del sindaco Tagliani, sono stati Avis Provinciale di Ferrara, Unaway Hotel Occhiobello A13, l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ferrara, Area Giovani, Extreme Works ed EA Subbuteo, che ha messo a disposizione dei vincitori miniature di subbuteo dipinte a mano.

Al sabato, con ritrovo ore 9 ed inizio gare fissato per le 11, di scena il torneo a squadre.

Per il terzo anno consecutivo a vincere è il fortissimo squadrone del “Black & Bue Pisa” presentatosi a Ferrara praticamente con la formazione titolare che disputerà la prossima serie A (la squadra nerazzurra è tra le candidate per la conquista dello scudetto): Daniele Bertelli, pluri campione del mondo, Daniele Pochesci, Alessandro Toni e Simone Bertelli, campione italiano nel 2008. La corazzata toscana vince il suo raggruppamento davanti ai Masters di Sanremo (team B) e SC Biella ’91, quindi supera nei quarti di finale i padroni di casa del Subbito Gol Ferrara. In semifinale gara equilibratissima contro TSC Stella Artois Milano del grande Efrem Intra e di Bruno Mazzeo, con i lombardi addirittura in vantaggio per 2 a 0 all’intervallo. Pisa soffre ma recupera caparbiamente, rimontando nella ripresa fino al 2 a 2 ed operando il sorpasso per il numero complessivo di reti realizzate: 5 contro 3.

Finalissima contro un’altra squadra monumentale nel panorama del calcio da tavolo nostrano: il Perugia di Stefano De Francesco. Gli umbri, pur privi di due straordinari giocatori quali Massimiliano Nastasi e Marco Borriello, vendono cara la pelle (eclatante vittoria del giovane Andrea Manganello per 3 a 0 contro l’esperto Alessandro Toni) ed escono sconfitti per 2 a 1. Determinanti le vittorie di Daniele Pochesci contro Stefano Buono per 2 a 0 e di Simone Bertelli contro Stefano De Francesco per 4 a 2. Lo splendido match tra Daniele Bertelli e Fabio Belloni termina sul 2 a 2. Pisa vince il torneo estense per il terzo anno consecutivo.

Terza piazza per Milano ed i Bologna Tigers Subbuteo, cui mancava solo Sergio Loureiro per essere in formazione tipo. Si fermano ai quarti, e comunque in zona coppa, Ferrara, Leonessa Brescia (che a sorpresa ha eliminato Sanremo team A nei barrages), Warriors Torino e Biella.

Tra gli eliminati dei gironi organizzato anche un appassionante torneo a squadre di consolazione, che cominciando in contemporanea al torneo principale ha visto la partecipazione di tutte le squadre interessate.

Vittoria finale, al termine di un match a dir poco avvincente, ai Masters Sanremo team B, che nella finale pareggiano per 2 a 2 contro Firenze, realizzando però un gol in più rispetto ai loro avversari. I tanti gol nei minuti finali, realizzati alternativamente da una parte e dall’altra, hanno reso la vittoria finale “thrilling” fino all’ultimo secondo, rendendo questa partita emozionante ed indimenticabile.

Si fermano in semifinale del consolazione Stradivari Cremona e Bologna Tigers Subbuteo squadra B.

Alla domenica (inizio gare ore 9,30) i tornei individuali ed il torneo “old subbuteo”.

Nella categoria open vince Daniele Pochesci di Pisa, che entra per la prima volta nell’albo d’oro del “Ferrara Super9” sostituendosi al grande Daniele Bertelli, che ha vinto le ultime due edizioni e che quest’anno non ha partecipato, forse per lasciare un pò di spazio anche agli altri. In finale Pochesci, grandissimo fuoriclasse, ha piegato la testa di serie numero 1 del torneo, Lucio Canicchio del Club Sessana 1982 di Sessa Aurunca: punteggio finale 3 a 1 (2 a 0 all’intervallo).

Ottimi semifinalisti Andrea Di Vincenzo dei Bologna Tigers Subbuteo e Bruno Mazzeo di Milano. Croatti, Torano, Fedele e Salvati escono nei quarti di finale. Premiati comunque i primi 16 classificati di un torneo che contava 51 iscrizioni.

Nel torneo veteran grande vittoria del simpaticissimo (e fortissimo) Carlo Alessi di San Remo, che in finale supera di giustezza per 4 a 1 Matteo Resca dei Bologna Tigers Subbuteo. Semifinale per Riccardo Marinucci (vincitore della scorsa edizione) e Riccardo Porro di Modena. Fuori nei quarti Gianluca Galeazzi di Milano, tra i favoriti della vigilia, Arca, Buzzi e Mori.

Avvincenti anche le competizioni under, disputate tutte con girone unico all’italiana.

Nell’under 19, come da pronostico, vittoria agevole per Leonardo Praino di Gorizia davanti a Porro Michelangelo di Modena. Per Leonardo è la terza vittoria consecutiva a Ferrara in questa categoria. Terza piazza per Yuri D’Apice sempre di Modena.

Nell’under 15 vittoria finale per Michelangelo Sforza di Bologna (prima vittoria per lui): determinante e sofferto il successo per 2 a 1 nel decisivo match contro il forte Lorenzo Gaia di Pierce 14 Altavilla Monferrato, che si è classificato al secondo posto. Medaglia di bronzo per Simone Balbo, sempre di Pierce 14, che ha preceduto Davide Marini di Gorizia.

Nell’under 12 vince il bravissimo Paolo Zambello di Pierce 14 Altavilla Monferrato, che precede l’altrettanto talentuoso Lorenzo Praino di Gorizia. Entrambi vincono tutte le loro partite e decisivo risulta lo scontro diretto all’ultimo turno, vinto in modo netto da Luca. Terzo posto, a sorpresa, per la promessa ferrarese Riccardo Valeriani, che nell’ultimo turno riesce a superare Borgo e Cubeta del Pierce 14 conquistando un risultato prestigioso.

Per un filmato che riassume l’evento è possibile visitare il sito http://ilmiocomune.org mentre foto ed altre curiosità saranno presto visibili nel sito del club organizzatore Subbito Gol Ferrara http://www.subbitogol.it

Filippo Rossi

Responsabile Comitato Organizzatore Locale