17.11.09

Dopo più di trent'anni la capitale ritrova il suo Citta di Roma .

Questo il nome che nel 1977 prese il primo torneo nazionale disputatosi a Roma (una breve cronaca di quell'edizione e di quella successiva sarà pubblicata a giorni sul nostro sito) e che fu replicato solo nella stagione successiva per non essere poi più disputato fino al week end scorso e che giocando solo la versione individuale in categoria unica radunava i migliori giocatori italiani del periodo.

Si riparte dopo molto tempo e con un evento nel complesso incoraggiante e destinato a crescere negli anni sia a ilivello organizzativo sia, ci auguriamo, come numero di partecipanti e categorie disputate sia, ancora, auspichiamo, come classe di torneo nell'ambito del circuito ranking nazionale"

Un gusto dolceamaro in bocca. Questa la sintesi del redivivo torneo “Città di Roma” che dopo tanti anni tornava in calendario.

Come organizzatori in effetti possiamo dirci soddisfatti; sportivamente un po' meno, in quanto consci di un risultato che poteva essere più rotondo, viste le premesse del sabato.

Ma andiamo con ordine: al via della competizione a squadre si presentavano sei compagini.

Black Rose, Lazio “A” e “B”, S.C. Firenze, S.C. Monteluce ed ovviamente il nostro C.C.T. Roma tra le cui fila erano presenti oltre al sottoscritto, il Presidentissimo e Capitanissimo Fabrizio Sonnino, il buon Andrea Casentini, il raffreddato Morgan Croce, il buon Marco Leti e l'efficentissimo Maurizio Lepri.

Essendo seconda testa di serie, il nostro girone si componeva con Lazio “B” e S.C. Firenze. Nell'altro si allineavano oltre al Black Rose, prima testa di serie, Lazio “A” e S.C. Monteluce.

Il primo turno ci vedeva già opposti in un mini-derby alla Lazio “B” e ci si imponeva per 3-1 con il nostro Marco Leti che perdeva di misura per 1-0 contro il giovane Loiacono. Nel secondo turno si affrontava il S.C. Firenze ed arrivava una lieta vittoria per 2-1. Primo posto quindi conquistato e un altro derby raggiunto in semifinale contro il Black Rose che arrivava secondo nel suo girone.

Il 4-0 non era pronosticabile, ma è giunto benvenuto in quanto testimone di una buona forma raggiunta. Nello specifico, il sottoscritto si imponeva per 3-2 su un ottimo Utzeri.

La finale proponeva un succulento derby di sapore calcistico contro la Lazio “A”.

Le partite si articolavano come segue: Sonnino – Caviglia, Croce – Del Brocco, Rodriquez – Bartolomeo, Casentini – Lauretti.

L'inizio non prometteva bene per il sottoscritto, che andava presto sotto di un gol, così come succedeva ad Andrea che subiva l'iniziativa di Lauretti andando sotto 0-2, per contro Morgan cominciava a prendere le misure a Del Brocco portandosi presto sul 2-0. Il presidente faticava non poco, invece, per avere ragione di un agguerrito Caviglia.

Nel secondo tempo, mentre il sottoscritto conteneva il passivo e rispondeva ai diktat del capitano di non subire ulteriori segnature, Andrea accorciava il passivo subendo poi l'1-3 e Morgan dilagava fino al 4-0. Fabrizio, per contro, riusciva ad imporsi per 2-0. Pareggio finale quindi che però ci vedeva prevalere per una differenza reti ampiamente favorevole.

La soddisfazione del sabato a squadre, non vedeva una pari esultanza nel torneo individuale.

Se infatti, i nostri Leti e Lepri, affrontatisi nel girone, passavano agevolmente il turno, vedevano poi però infrangersi i propri sogni di gloria contro lo scoglio degli ottavi di finale, perdendo rispettivamente da Vanelli per 4-0 e Lauretti per 2-0.

Per Andrea invece, si prospettava tutt'altro tipo di torneo, in quanto legittimo pretendente ad un posto in finale. Passato il girone al secondo posto per una peggiore differenza reti rispetto al giovane Tagliaferri, Andrea affrontava al barrage, Di Pietrantonio superandolo per 2-1, Ambrogio Romano agli ottavi, vincendo per 7-2, Nappini ai quarti, regolandolo per 3-1 e Guzzetta, battuto in semifinale di misura per 1-0.

Finale raggiunta quindi per Andrea che affrontava il solito Lauretti, fresco vincitore anche della categoria veterani (finale vinta su Strazza con un perentorio 5-0).

La partita si dipanava su un canovaccio di sostanziale equilibrio, con occasioni succulente per Andrea che sprecava malamente. Lo 0-0 finale era la logica conclusione dei tempi regolamentari. L'equilibrio continuava anche al supplementare senza ulteriori sussulti. Si andava quindi ai piazzati per assegnare il trofeo del titolo open dedicato alla memoria di Valerio Verbano.

La lotteria crudele, relegava Andrea al secondo posto, che lo vedeva soccombere per 2-1.

Amarezza quindi per un en plein mancato dei titoli più importanti del torneo.

Nell'under 15 il solito Tagliaferri Diego si imponeva nel girone unico di categoria.

Archiviato il torneo e fatti i dovuti ringraziamenti ai ragazzi della Palestra Popolare Valerio Verbano che ci ha ospitati, ci si prepara ora alla Coppa Italia di Baronissi.

Tutt'altro ambiente e tutt'altra convinzione.

Fonte: sito web CCT Roma