9.9.09

L'Occhio Indiscreto - Pensieri e Parole in Libertà .....dopo Rotterdam

U12

Semplicemente alieni!

Fanno gruppo come nessuno, vere e proprie macchine da guerra, asfaltano qualsiasi essere respiri nelle loro vicinanze. E i risultati ottenuti parlano chiaro: Tagliaferri che vive su un’altra galassia e il team che può temere solo se stesso!Ora intorno a Gentile e Paolo Zambello si costruirà il futuro di questa compagine: a Praino e Tecchiati (il tocco più elegante della Banda Bassotti), che avranno un anno di esperienza in più, si aggiungerà Marrapodi e poi… il leader maximo, la sorpresa assoluta di tutti i mondiali, il terribile Matteo Ciccarelli, nove anni ma grinta, sensibilità e maturità da VETERAN.

U15

Semplicemente esagerati!

Un dato su tutti: al 13’ e 50” di un incontro qualunque già vincono TUTTI. E per gli avversari si prospettano tempi bui…Con la migrazione di Tagliaferri per i prossimi due anni, a meno di clonazioni clandestine da parte dei team esteri, oggettivamente non ce ne per nessuno. Emanuele Lo Cascio (primo U15 italiano) vince il titolo individuale ribaltando un incontro assurdo contro Andrea Manganello, Battista e Luca Zambello seguono a ruota. Ma la scala dei valori forse non esiste, tra questi mostri tutto si gioca sul filo dell’imprevedibilità. Con dietro Antonio De Francesco altrettanto competitivo.Simone Palmieri, Mattia Bellotti e Andrea Manganello passeranno all’U19, ma francamente (in rigoroso ordine alfabetico), permettendoci il lusso di schierare Battista-De Francesco-Lo Cascio-Tagliaferri-Zambello, di che parliamo??? E non dimentichiamoci di un certo Solari e di un tale Caviglia…

U19

Semplicemente incompleti!

La nota dolente, come previsto. Troppo pesanti le assenze di La Rosa e Stefanucci, che probabilmente non ci avrebbero garantito comunque il titolo di fronte, in questo momento, allo strapotere ispano-teutonico. E a evidenti limiti tecnici, a mio parere vanno sommati più preoccupanti limiti caratteriali.Il passaggio degli enfant terrible dall’U15 alzerà sicuramente il tasso tecnico della squadra ma soprattutto trascineranno con sé il fardello dell’esperienza accumulata nella categoria inferiore.A Riccardino La Rosa vanno tutti i migliori auguri di ben figurare anche tra gli OPEN.

FEMMINILE

Semplicemente fashion!

Il gap con le inarrivabili (in tutti i sensi… ma per galanteria non vado oltre!) belghe e francesi è praticamente colmato. Certo un anno è un po’ pochino per appianare un divario che ancora nel 2008 appariva netto, ma Bartolini, Giuditta Lo Cascio & Co. devono solamente gettare sul panno un pizzico di furbizia in più. Poi crediamo che, considerata la tecnica sopraffina delle nostre belle ladies, la vittoria non tarderà ad arrivare.Il Belgio, trascinato dalla Dieudonne non proprio in forma smagliante, fa il pieno. Ma se nel torneo individuale abbiamo gettato alle ortiche almeno un paio di partite ai quarti (la cui griglia era sbagliata perché errati erano stati gli accoppiamenti al barrage che li ha preceduti), nel torneo a squadre nondeve illudere il 2-1 con cui ci hanno battuto in finale. Sempre in partita su 2 tavoli su 4, le fanciulle hanno lottato con grinta e determinazione sino alla fine.

VETERAN

Semplicemente vecchietti!

Sono come le foto ingiallite dal tempo, una specie protetta che marca il territorio e impedisce ogni irruzione esterna…Mettono in pratica quanto gli è richiesto e inevitabilmente portano a casa il titolo a squadre, ricompattandosi dopo la delusione del giorno prima.Nell’individuale ci eliminiamo in famiglia, l’incontro De Francesco-Mattiangeli potremmo immaginarlo nel garage di casa tra boccali di birra e sottofondo jazz, invece va avanti soltanto il solido Manganello che si inchina solo al padrone di casa Bom.L’esordiente Borriello paga l’ansia da debutto e stecca anche la prima nel torneo a squadre, poi si riscatta fieramente con l’esultanza più colorita che mente umana ricordi: “…SI GRANDE ITALIA!!!”

OPEN

Semplicemente dispettosi!

Dopo gli ottavi di finale del torneo individuale la Gazzetta titolava: “ITALIA, CHE INCUBO!”In lizza rimaneva solo il cannibale Daniele Bertelli, che si caricava sulle spalle la responsabilità della nazione. Sfruttando un corridoietto che lo proiettava in finale contro l’ottimo Dejardin, non falliva la ghiotta occasione di centrare il double, entrando con stramerito nel ristrettissimo Olimpo di coloro che amano le repliche.L’indomani cambia il vento e le correnti sono propizie… Bolognino fa il “capatosta” e trascina la truppa, Intra non sbaglia un colpo, Bertelli è in trance agonistica, Bari l’eterno affidabile “pinocchio”.

Il cammino è duro, ci tocca prima la Spagna e poi il Belgio, vogliosi di interrompere l’imbarazzante striscia di vittorie azzurre consecutive. Non basta, siamo un Eurostar lanciato sull’alta velocità.In finale contro la sorpresa Austria sui 4 tavoli armiamo 8 titoli mondiali individuali OPEN e per i volenterosi austriaci rimane solo la resa con l’onore delle armi. Resteranno le lacrime di Bolognino al suo decimo titolo e non finiremo mai di ringraziarlo.Forse è giunto il tempo di cambiare, pensionare questi ragazzi terribili, tenerli sotto chiave in vetrina e ripartire da chi ha fame di vittoria.

Ma siamo pazzi?

Antonio PIZZOLATO & Maurizio CUZZOCREA